Bari-Cosenza è soprattutto la partita di Marco Nasti: un anno fa la lotta salvezza con pochi gol ma decisivi, quest'anno un banco di prova per cercare di fare il salto di qualità. Operazione che sin qui all'attaccante classe 2003 è riuscita soltanto a metà. 

NUMERI. Arrivato a Bari in estate, Nasti si è presentato in qualità di talento scuola Milan che in terra calabrese aveva comunque dato il suo contributo per la salvezza: 23 presenze e 5 reti in campionato, due delle quali nel derby del Marulla contro la Reggina. Una sfida particolarmente sentita, segno di personalità. Poche realizzazioni ma spesso decisive. In riva all'Adriatico sulla carta avrebbe dovuto essere la spalla di Diaw, ma non sempre è stato così. In termini di prolificità questo Bari è lontano parente di quello della passata stagione ma il ragazzo ha dimostrato di avere qualche numero interessante da sviluppare. Nei colpi di testa soprattutto: è stato così ad esempio col Cittadella, ma anche contro la Feralpisalò. Un giocatore che sa inserirsi e avere il piede caldo, passato purtroppo anche da una spiacevole parentesi in under 21. Sin qui tre reti in sedici gare, con 1203' all'attivo. L'impiego c'è, ma come tutti è chiamato a dare qualcosina di più anche perché in proiezione c'è tutto per migliorare e quasi doppiare il dato della passata stagione. 

EMOZIONI. Cosenza ha rappresentato una tappa importante, domani un segno del destino: sarà fondamentale non farsi tradire dall'emozione. Degli ex calciatori biancorossi ha avuto come compagni di squadra Marras e soprattutto Micai: il portiere mantovano classe 1993 è stato apprezzato tanto nella sua parentesi a Bari dal 2014/15 al 2017/18.

Sezione: Bari / Data: Ven 22 dicembre 2023 alle 19:37
Autore: Domenico Brandonisio
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