Luci ed ombre: nel Bari di questa stagione ce ne sono tante e che vanno in forte contrasto tra loro. La sfida contro il Sudtirol ne ha offerte alcune, fotografie più vistose rispetto ad uscite precedenti ma che raccontano qualche verità sui biancorossi. 

SIBILLI, ABILE TUTTOFARE. Un ruolo come questo sino ad ora non lo aveva mai ricoperto, ma è come se l'avesse fatto con una confortante naturalezza. In tempi di magra, si sa, bisogna fare di necessità virtù e se le qualità le hai il compromesso magari riesce. È sicuramente un esperimento ben riuscito l'impiego di Giuseppe Sibilli come falso nueve in Bari-Sudtirol. Una scelta obbligata per Marino al netto dell'esclusione di Akpa-Chukwu e dell'assenza di titolari in avanti. Il giocatore classe 1996, già premiato con merito come miglior giocatore della B del mese di novembre, ha dimostrato non solo di avere colpi ma anche di essere un abile trascinatore. Lo ha fatto in occasione della rete che ha sbloccato il match su rigore ma anche in un altro paio di sortite offensive pericolose. Poche in tutta la partita e proprio per questo si notano ancora di più. Dove sarebbe il Bari senza di lui? Probabilmente arrancherebbe molto di più e invece proprio i suoi guizzi consentono quantomeno di tenere distanti scenari preoccupanti, almeno per ora. A partire dalla trasferta di Cremona e passando per sfide come quelle con Ascoli, Feralpisalò, Modena. O anche quelle dove magari non trova la rete decisiva ma fa lavoro sporco, come a Brescia. Trequartista, seconda punta, esterno, falso nueve: un giocatore costante, una delle poche mosse indovinate nell'ultima sessione estiva di mercato. I numeri parlano: 16 presenze, 5 reti, 2 assist. Dalle sue giocate passano 14 punti dei biancorossi. Quando lui ha inciso in qualche modo sulla partita il Bari non ha mai perso. Se c'è un elemento da cui ripartire Sibilli è uno di questi. 

CENTROCAMPO FLOP. Per un elemento che è quasi un amuleto, c'è però un reparto che presenta immense difficoltà rispetto alla passata stagione. Vuoi per l'infortunio a Maiello ma anche per cambi di interpreti troppo diversi tra loro. Incapaci anche di creare quella pericolosità, quell'imprevedibilità che nella passata stagione erano una costante. Il centrocampo è forse il vero punto debole del Bari: fa poco filtro, poco rifornimento. È il problema più grande, forse in maniera maggiore rispetto all'attacco. E se Edjouma è apparso in crescita (finalmente uno spezzone intero di frazione nella ripresa, buona volontà e voglia di proporsi), ancora una volta non ha convinto Gennaro Acampora: preso per dare maggiore esperienza e qualità al reparto, era reduce però dalla retrocessione con la maglia del Benevento. Ma del giocatore ammirato negli anni passati si è intravisto ben poco. Anzi nulla. Senza un cambio di passo sarà necessario fare importanti riflessioni per dare una svolta all'economia di una squadra che presenta luci ed ombre. 

Sezione: Bari / Data: Lun 11 dicembre 2023 alle 08:30
Autore: Domenico Brandonisio
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