Cerignola, Grieco: "L'obiettivo è diventare un modello stabile. Deluso da abbonamenti"

Intervistato dal Corriere dello Sport, il presidente dell'Audace Cerignola, Nicola Grieco, ha manifestato le proprie sensazioni in vista dell'esordio tra i professionisti del suo club: "Le emozioni sono tante, come quando abbiamo cominciato. Era una questione di tempo, la Serie C è sempre stata il fulcro della nostra programmazione. La affronteremo in maniera oculata e con umiltà, ma abbiamo consapevolezza di aver allestito un organico che darà filo da torcere a tutti. A livello di interpreti, per ritenerci al completo, mancano un difensore centrale, un centravanti ed un esterno offensivo. Non possiamo competere, ad oggi, con le piazze blasonate che lotteranno per il salto di categoria, ma ho piena fiducia nell'operato del ds Di Toro e del tecnico Pazienza. Il minutaggio è un aspetto quasi obbligatorio: la valorizzazione dei giovani è uno dei punti cardine per poter colmare il divario con le altre realtà. In terza serie bisognerà tener conto dei costi aziendali, i quali devono essere oculati. Faremo sicuramente minutaggio ma non so se in maniera costante. Il nostro obiettivo è rendere l'Audace Cerignola un modello societario stabile nel contesto professionistico, ma potremo raggiungerlo soltanto nel tempo facendo piccoli passi. La C ha dei costi importanti e dei ricavi non trascendentali. Ora come ora dobbiamo pensare a salvarci facendo leva sulla valorizzazione dei giovani, dopo di che bisognerà intraprendere un percorso di stabilità nella categoria".

Il tasto dolente, come già rimarcato dallo stesso presidente qualche giorno fa, è la campagna abbonamenti, che vede finora la sottoscrizione di circa 440 tessere: "La città, a livello di sponsor, ha risposto benissimo: ad oggi abbiamo una vicinanza pari a quella di un club di Serie A. Mi aspettavo di più a livello di abbonamenti, anche se mancano ancora diverse settimane all'inizio del campionato. La Serie C ha presupposto sacrifici consistenti, ora tutti insieme dobbiamo mantenerla. Il 'Monterisi' deve essere il nostro fortino, sarebbe triste vedere più tifosi avversari che nostri sugli spalti".