È stato, per noi addetti ai lavori, un mercato “deprimente”. Poca roba, questa volta oltre all’arrosto anche poco fumo. Una sessione invernale che ha chiaramente risentito della situazione economica in cui versa l’Italia – così come il resto del mondo – in seguito alla maledetta e sciagurata pandemia. Proviamo dunque a tenere questo fattore in considerazione per il pagellone di fine mercato, diamo i voti all’operato delle società professionistiche pugliesi soprattutto in base a quello che c’era da migliorare e non al semplice “cognome” del calciatore arrivato.
BARI, voto 7 – Romairone aveva il compito di piazzare in primis Hamlili, esubero fuori dal progetto tecnico di Auteri, e ci è riuscito (al Gubbio). Batteria degli esterni rinforzata con l’acquisto di Rolando, giocatore vero, e Sarzi Puttini, giovane di belle speranze. Il fiore all’occhiello è, senza ombra di dubbio, Cianci: un ritorno voluto fortemente, da ambo le parti. Ed è vice-capocannoniere del campionato alle spalle di Antenucci, ora suo compagno di squadra, non a caso. Gli addii di Montalto e Simeri hanno fatto gran rumore tra i tifosi, ma appare una decisione sensata vedendo il minutaggio dei calciatori. Al campo l'ultima parola. Manca, forse, un difensore centrale.
BISCEGLIE, voto 6 – I risultati ottenuti fin qui dicono che qualcosina andava fatta. Non è stato un mercato esaltante, si spera sia almeno funzionale. L’arrivo di Romizi è importante, serviva il suo carisma accanto a quello di Cittadino a centrocampo. Di Pedrini si parla benone, Bassano è un calciatore interessante. Una prima punta con il “killer instinct” forse avrebbe fatto al caso di Papagni. Sufficienza di incoraggiamento, non è stato un mercato semplicissimo.
FOGGIA, voto 6.5 – La dirigenza rossonera non ha mai voluto privarsi di Rocca e fino all’ultimo ha tenuto alto il muro, costringendo la Reggina a fare dietrofront. Il vice-Naessens è arrivato, ma Nivokazi è un talento tutto da scoprire. Tutto sommato, nonostante le vicende societarie che hanno rubato la scena, la squadra tiene la propria stabilità. Si poteva fare qualcosina in più ma, come ha spesso dichiarato Corda, non aveva senso intaccare le certezze di un gruppo che fino a questo momento ha viaggiato a vele spiegate.
LECCE, voto 7.5 – Hjulmand e Nikolov sono altre due scommesse di Corvino: il primo ha già ben impressionato, ma è troppo presto per dare giudizi affrettati. Pisacane, nonostante non abbia brillato sabato con il Pordenone, aggiunge carisma ed esperienza al reparto arretrato di Corini, così come Maggio. Via Rossettini e Falco: il primo era fuori dalle idee tecnico-tattiche già dalla scorsa estate, il secondo ha espresso la propria volontà di cambiare aria e alla fine è riuscito nel suo intento. Una trattativa che ha un po’ rubato la scena, infastidito e creato qualche tensione che si è riversata anche sul campo. Qualcuno si aspettava un vice-Tachtsidis, un calciatore pronto, affidabile e coraggioso, ma non è arrivato. Il “vero acquisto” è Rodriguez, out in tutta la prima parte di stagione e ora pronto a sbocciare. Strepitosa l’operazione Yalcin: stupirà tutti, mezzo voto in più al Lecce.
MONOPOLI, voto 7 – In pratica una vera e propria rivoluzione. Necessaria, vista i risultati arrivati nella prima parte di stagione: tanti calciatori arrivati in estate bocciati, come ad esempio Giosa, Marilungo e Montero. E tanti quelli arrivati nel mercato di riparazione, forse anche troppi. Chiricallo, con la consulenza di un esperto del calibro di Pelliccioni, ha cambiato volto alla squadra su indicazione di Scienza e in rosa è aumentata l’esperienza: Riggio, Bizzotto, Iuliano, Viteritti e Liviero aiuteranno i baby, ma anche Soleri e Bunino sono due colpi eccezionali e in campo lo hanno già dimostrato. Il club ha “riconosciuto” i propri errori e senza grandi parole o proclami ha cambiato in corsa: un segnale positivo. E un grande lavoratore come Scienza riuscirà a tirare fuori il meglio dai suoi. Certo è che di tempo per amalgamare i volti nuovi, a differenza di uno stravolgimento estivo, ce n’è poco: bisognerà ottimizzare.
VIRTUS FRANCAVILLA, voto 8 – È la regina del mercato invernale pugliese. La squadra biancazzurra necessitava soprattutto di un paio di attaccanti. Il doloroso addio di Perez, poi, ha aperto a nuovi scenari: non più solo due punte per completare il reparto, ma tre e due almeno di “pari valore”, capaci di alternarsi ai lati di Vazquez. È arrivato Ciccone da una geniale intuizione di Fernandez (già due gol e un assist), è tornato il crack Maiorino che la piazza sognava, e una giovane promessa dalla Serie A come Adorante. Ampia scelta per Trocini, in tutti i reparti: ha almeno due calciatori per una maglia. Tra difesa e centrocampo c’era poco da fare, bravo il club a… non fare tanto per fare. Intelligente il rinnovo di Mastropietro. Fernandez si conferma tra i migliori direttori sportivi della categoria.
Autore: Dennis Magrì / Twitter: @magriden
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