Il girone H di Serie D ha perso due grandi società e due piazze importanti come Taranto e Andria, ma quello alle porte rischia di presentarsi – forse – come il più bello degli ultimi anni. Perché sulla carta si preannuncia una corsa a due tra Bitonto e Cerignola, probabilmente a tre inserendo anche la temibilissima Casertana. Ma sul campo la lotta per il primo posto potrebbe riservare grandi sorprese, perché il mercato ha rivoluzionato interamente le rose e ai nastri di partenza ci sono squadre anche piuttosto importanti.

Fari spenti, ma grande entusiasmo, per Molfetta e Nardò. I biancorossi hanno costruito una grande squadra: Turitto, Pozzebon, Caputo sono tre calciatori che sarebbero titolari in ogni squadra. Gjonaj ci sa fare, Rafetraniaina aggiunge esperienza a centrocampo, Lobjanidze e Panebianco, oltre a Di Bari, De Gol e Demoleon sono una garanzia per Bartoli. Il Nardò si è affidato a Ciullo e il diesse Corallo gli ha consegnato una rosa forte, competitiva: Cristaldi, Cavaliere, Mariano e Puntoriere, l'attacco è il giusto mix di giovani ed esperti. Aver confermato Cancelli a centrocampo, con l'aggiunta di Van Ransbeeck, è tanta roba. E poi in difesa c'è De Giorgi che Ciullo conosce bene, avendolo allenato in passato. C'è tutto per provare a ripetere, e se possibile migliorare, la scorsa stagione.

E quando parlo con gli addetti ai lavori, spesso sento ripetermi di non sottovalutare il Casarano. E son d’accordo: una società come quella del presidente Maci, con tutti i “tagli” del caso e un progetto basato sulla linea verde, sarà comunque competitiva. Il Brindisi è una bellissima scommessa, Prezzabile e Serafino sono due acquisti top. Ma la piacevole scoperta sarà Chianese in panchina: ha idee di calcio, è uno che nello spogliatoio ci sa fare e avrà il compito di forgiare tanti giovani.

Chiudo, infine, con il Bisceglie. La Piana è un attaccante che stupirà, ho fatto i complimenti a chi ha concluso l’operazione perché al Ventura potrà fare il salto di qualità e ambire a palcoscenici importanti. Tutto sommato è stato fatto un buon lavoro, a Rufini adesso il compito di creare il giusto amalgama e ridare entusiasmo a una piazza innamorata che vuol tornare a sognare.

Sezione: L'editoriale / Data: Gio 16 settembre 2021 alle 11:50
Autore: Dennis Magrì / Twitter: @magriden
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