Cosa ci dicono i derby disputati ieri? Che forse il Bari sta attraversando un periodo di leggera e normalissima flessione, come è già accaduto ad Avellino e Catanzaro nella prima parte di stagione. E per "normalissima" s'intende che prima o poi capita a tutti nel corso di una stagione, anche a corazzate come quella biancorossa. Ma questo non può e non deve minare le certezze di una squadra che ha - e soprattutto sta - dominando il campionato. Fiducia totale in Mignani, che si sta dimostrando l'unico in grado di poter permettere ad Antenucci e compagni di fare il grande salto. E non ce ne vogliano Vivarini, Carrera e Auteri.

I derby di ieri dicono anche che il Monopoli non è in alto per caso; che la Virtus Francavilla è una big del campionato e che il Taranto dovesse riuscire a trovare la porta con continuità non farà fatica a finire nella griglia playoff. Lo diciamo da inizio stagione, non ci sarebbe potuto essere miglior tecnico alla guida dei biancoverdi: dal gioco spumeggiante di Scienza al pragmatismo di Colombo. Doveva essere un segno di rottura totale e lo è stato. Starita e compagni sanno quando colpire, come difendere, come pressare: è una squadra che si muove "a fisarmonica" e incredibilmente solida, lo ha confermato concedendo poco e nulla alla capolista.

La Virtus ormai non è più un segreto, i sette risultati utili consecutivi (5 vittorie e due pareggi, nei derby con Monopoli e appunto Taranto) sono la dimostrazione di un livello di maturità raggiunto forse anche con grande anticipo. Nessun ko nel girone di ritorno, un cammino spedito con quel fare di chi sa cosa vuole. E in trasmissione capitan Perez me lo confidò: "Abbiamo fatto un patto nello spogliatoio, a fine stagione vedremo se saremo riusciti a centrarlo". A primo impatto, l'impressione è che si è sulla strada giusta per fare centro. E il fatto che Taurino rimarchi ogni settimana come questa squadra non abbia sbagliato un solo allenamento dal 12 luglio a oggi dimostra tanto, forse tutto.

E infine il Taranto, che un pensierino a regalarsi la prima vittoria del 2022 contro il Francavilla lo aveva fatto: un avvio esuberante, ma la fiamma si è spenta forse troppo presto anche per merito degli avversari. Resta una squadra di alto livello e l'inserimento di Di Gennaro dimostra le ambizioni della società: una formazione che include l'ex Bari, Giovinco, Riccardi e Saraniti deve puntare a finire tra le prime dieci. E poi non bisogna sottovalutare Manneh, uno dei migliori colpi dell'ultima finestra di mercato: è una questione di tempo, poi diventerà imprescindibile nel 4-2-3-1 di Laterza.

Sezione: L'editoriale / Data: Dom 13 febbraio 2022 alle 12:50
Autore: Dennis Magrì / Twitter: @magriden
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