Se non è uno strike (situazione che nel gioco del bowling si verifica quando si abbattono tutti i birilli in un solo colpo) è qualcosa di molto simile. Parliamo dell'ecatombe di allenatori dalle panchine delle squadre pugliesi di serie C. Un po' come le ciliegie (ma in questo caso siamo fuori stagione) una ne tira un'altra. Ha cominciato il Taranto esonerando Di Costanzo e affidando la guida tecnica ad Ezio Capuano, poi sono arrivati a ruota gli esoneri di Roberto Boscaglia a Foggia (al suo posto è stato chiamato Fabio Gallo) di Giuseppe Laterza a Monopoli (e qui da due gare c'è Pippo Pancaro) e, in ultimo, quello di Mirko Cudini dalla Fidelis Andria.

Tutte scelte legittime e giustificate dal fatto che i risultati di inizio stagione non erano in linea con quanto programmato. Ecco il punto da chiarire, però: gli obiettivi stagionali erano stati fissati con gli allenatori oggi esonerati? Domanda banale e probabilmente retorica (perché ne conosciamo la risposta) che si porta dietro l'altro quesito inevitabile: chi ha sbagliato? La dirigenza nella scelta dell'allenatore poi messo gentilmente alla porta o l'allenatore nel garantire risultati che difficilmente sarebbero stati possibili con la rosa a disposizione? C'è chi potrà obiettare che, con il cambio di guida tecnica, i risultati sono arrivati (l'esempio più eclatante è quello del Foggia che con Gallo in panchina ha collezionato tre vittorie e un pareggio) ma resta quel retrogusto di un errore commesso da chi comanda e pagato solo dall'allenatore. Delle squadre pugliesi, in serie C, solo Virtus Francavilla e Audace Cerignola, stanno tenendo fede alle scelte fatte in estate. Proprio le due squadre che domenica sera si affronteranno in un derby che non dovrebbe mettere a rischio la posizione dei due tecnici, Antonio Calabro e Michele Pazienza. E questa volta vorremmo non essere smentiti dai fatti.

Sezione: L'editoriale / Data: Mer 02 novembre 2022 alle 19:00
Autore: Salvatore Petrarolo
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