Non ha vinto Canonico, non hanno vinto neppure Zeman e Pavone. Ha vinto Foggia, inteso come piazza, club e storia. Tra persone ragionevoli e intelligenti c'era una soluzione da trovare ed è stato fatto: proseguire nel progetto iniziato la scorsa estate e che, nonostante tutto, sta regalando soddisfazioni. Ho letto quasi tutti i commenti sui social con lo stesso interesse di chi sfoglia le pagine di un libro appassionante fino all'ultimo capitolo. Il 95% di questi erano a favore di Zeman e Pavone, una minoranza aveva accolto quasi con sollievo la notizia. Certo, il Foggia non sta esprimendo un gioco straordinario tale da considerarlo "del maestro", ma da qui a criticare l'operato di una squadra che ha perso appena 4 partite su 21 ce ne passa. Resta comunque in lotta per il secondo posto, se la giocherà per i piani alti della classifica. Con rinforzi di spessore a gennaio: Mastour a parte, ad esempio il colpo Di Paolantonio è importante. Deve tornare quello apprezzato ad Avellino, ma per ldee di calcio del boemo sembra il profilo giusto. Il sogno per l'attacco resta Cuppone, mentre per Peralta ogni discorso sembra ormai in cantina. Si riparte, dunque, più forti di prima: tregua totale, rinnovo fino al 2023 e allarme rientrato. E forse, come accade in ogni storia d'amore, è stata la scintilla per avvicinarsi ancor di più.

Cosa aspettarsi da questi ultimi giorni di mercato? In B, il Lecce, ha praticamente fatto ciò che doveva. Un rinforzo per reparto: Simic in difesa, Faragò a centrocampo, Asencio in avanti. Forse qualche partenza: Olivieri, che Baroni vede come punta, adesso oltre a Coda ha pure l'ex Alcorcon e non è da escludere che possa partire. Strefezza-Gendrey era una tentazione del Torino, ma i giallorossi hanno resistito e le sirene ora sembrano lontane. In C tocca al Bari rinforzare la rosa: l'infortunio di Botta costringe la società ad entrare prepotentemente sul mercato. Ma trovare un sostituto all'altezza dell'argentino si presenta come impresa titanica. E poi ci sono da piazzare ancora Lollo, Di Gennaro e Andreoni, così come va risolto il rebus Simeri: per Mignani è l'ultima punta, l'ex Ascoli vorrebbe giocare di più ma in questo momento non ha offerte. Si valuterà nelle ultime ore del 31.

Brava la Virtus Francavilla a non toccar nulla. Una squadra perfetta fino a questo momento, con poche lacune e la cui scelta di puntare sugli under sulle fasce sta premiando. È prima in Lega Pro per minutaggio, nonostante tutto è al terzo posto in classifica e domenica, nel derby con il Monopoli, si gioca anche il secondo. Fare tanto per fare non conviene, è una questione di equilibri. Nessuna partenza in vista: anche chi è in scadenza vuol restare alla corte di Taurino. Al massimo con Toscano, Mastropietro e Franco si potrà parlare, a sessione di mercato conclusa, di eventuale rinnovo. L'Andria, infine, cerca un bomber: con Alberti in partenza, il sogno resta Curiale. 

Sezione: L'editoriale / Data: Mer 26 gennaio 2022 alle 00:54
Autore: Dennis Magrì / Twitter: @magriden
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