Piccoli difetti, grandi potenzialità. Il Lecce di Parma è questa roba qui e non si scappa. Maresca versione Guardiola (figo il maglioncino meno il tiki-taka) ha una strada ancora da percorrere, Baroni l'ha segnata, ma deve andare avanti. Parla nel modo giusto, l'allenatore del Lecce. Ma probabilmente ha capito quali siano le potenzialità della sua squadra. Qualcosa da ritoccare, da rivedere. Il passaggio del turno, per andare a La Spezia, conta fino a un certo punto. Quello che conta, invece, davvero, è che il Lecce dopo aver vinto a Vicenza in amichevole (relativamente vera), ha vinto in casa della più grande pretendente alla prossima Serie A, palleggiandole in faccia. Questo sì, conta. Il Lecce che vince a Parma va in pole per la promozione: cioè, va in prima fila. Insieme a tutte le altre, dal Parma - che non può essere ridimensionato con Vazquez e Buffon dopo un ko di Coppa a metà agosto - al Monza, senza dimenticare il Crotone. Piccoli difetti in fase difensiva, soprattutto nei primi 15' che hanno fatto vedere a più di qualcuno i fantasmi degli ultimi tre anni (e siamo buoni, perché chi vince perde la memoria), Grandi potenzialità. Tuia-Lucioni bene, meno i due terzini, ma ci si dovrà lavorare. E Coda, poi, è un fattore. Un anno fa scrissi che tra Coda e Balotelli, in B, vincerà sempre Coda. Alla fine persero entrambi, ma in modo diverso. E Coda è il fattore di questo campionato, vale una miriade di punti. 

Piccoli difetti, grandi potenzialità, una ferita: Marco Mancosu. Comunque sia nata la questione, comunque finirà (con un addio, claro), è una ferita. Le storie d'amore, anche nella vita, si chiudono. Questa si poteva chiudere meglio, perché è stato amore vero, da favola. Ma va beh. Tanto vale guardare al futuro, coi fuochi di ferragosto. Tanti auguri.

Sezione: L'editoriale / Data: Lun 16 agosto 2021 alle 00:08
Autore: Giuseppe Andriani / Twitter: @peppeandriani
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