Amara beffa ma pareggio sostanzialmente giusto. Termina 1-1 il confronto tra Bari e Ternana nell'andata dei playout di Serie B. Al Liberati servirà solo vincere per non retrocedere. 

DUE LEGNI, DUE GRAZIE. Dovessimo metterla ai punti, il primo tempo è stato nettamente a favore della Ternana. A cui è mancato solo il gol. Per il resto nel palleggio, nella costruzione del gioco e nelle occasioni create col Bari c'è un divario netto. Con addirittura tre pali colpiti. Una squadra che parte con 7 under duemila titolari (il Bari ha il solo Nasti, 2003). Eppure la prima grande occasione è dei biancorossi: cross dalla trequarti di Pucino per Sibilli, il cui colpo di testa scheggia il palo. Bastano appena 37 secondi davanti ai 33mila del San Nicola. Poi la Ternana mette paura. Al 6' scambio Pereiro per Carboni, su cui si distende bene Pissardo. Che fa il miracolo al 10': rigore Ternana per fallo di Nasti proprio su Carboni. Ma dal dischetto Casasola viene ipnotizzato perché il portiere pugliese intuisce la direzione della sfera. Al  12' ancora Pereiro pericoloso a giro, al 34' palo di Di Stefano da cross di Luperini, al 44' stesso risultato per Pereiro con un rasoterra dalla distanza. Nel Bari si segnala solo Di Cesare: tiro pericoloso del capitano da posizione defilata ma Iannarilli c'è.

GOL E BEFFA. Il 4-2-3-1 non rende. E allora Giampaolo passa al 4-3-2-1: dentro Maita al posto di Acampora con Benali e Maiello in mezzo, col tridente offensivo formato da Bellomo, Nasti e Sibilli. Una mossa che paga. Al 51' Nasti manca per un soffio in area una palla di Sibilli, al 58' però non sbaglia: imbucata per vie centrali e a tu per tu con Iannarilli gonfia la rete per l'1-0. È sicuramente un altro Bari adesso. Al 73' Pucino sfiora di testa da corner di Achik (nel frattempo entrato al posto di Bellomo, per un 4-3-3 puro). Ma all'improvviso ecco il pari umbro. Tiro dalla distanza di Pereiro deviato in maniera  beffarda dalla difesa biancorossa: Pissardo beffato nel peggiore dei modi, 1-1.

Sezione: Primo piano / Data: Gio 16 maggio 2024 alle 22:32
Autore: Domenico Brandonisio
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