Per lui una stagione e mezza a Bari (20 presenze e 2 reti dal 2017 al 2018, una salvezza e poi i playoff persi in B) e quattro alla Ternana (tre in C con annessa promozione, più una in B, dal 2018 al 2022 con 84 presenze e 6 reti). Alla luce di questi dati, la sfida playout di B per Aniello Salzano - centrocampista classe 1991 - non è una qualunque. Cuore diviso a metà, ma anche incoraggiamento per un ex compagno di squadra e amico personale: Raffaele Maiello. 

Aniello Salzano, Bari-Ternana il playout di Serie B. Chi l'avrebbe mai detto? 

"Sono due squadre molto ambiziose, almeno in partenza. Stupisce vederle ora qui. Non credo che soprattutto per il Bari sia stato facile ritrovarsi in questo stato. Quella biancorossa ha una tifoseria in Italia come poche. Lo scotto è duro, anche se questa sfida playout sarà interessante. La Ternana è solida, Breda lo conosco bene e credo sia un ottimo allenatore. E' un tecnico molto preparato, studia bene gli avversari. E da quando c'è lui la squadra ha trovato la giusta quadra". 

Cosa è mancato ai biancorossi per far meglio? 

"Difficile dire dall'esterno cosa non sia andato, comprendere come mai il Bari sia in questa situazione non è facile. Ci sono giocatori di spessore per la categoria. Maiello, ad esempio, è stato e rimane un perno perché è un giocatore completo. Per me lui è come un fratello e so bene cosa è in grado di dare in mezzo. Una grande mano. Il suo ritorno è un'ottima notizia". 

Lei e Maiello peraltro già compagni di squadra a Crotone. Era cosi già da allora? 

"Lo avete visto anche l'anno scorso. Tecnicamente e caratterialmente fa la differenza. Può trascinare la squadra in qualsiasi momento. Personalmente non l'ho ancora sentito, se non prima dell'infortunio. Il suo problema fisico, del resto, lo ebbi anche io e proprio a Bari. So però cosa significa indossare questa maglia e non si potrà non dare il massimo. Questa piazza merita ben altro che questa situazione, spero in futuro le cose cambino". 

Contro la Ternana, tra B e C, siamo all'ennesimo scontro diretto di una certa importanza. 

"Negli ultimi anni la posta in palio è sempre stata importante. Tutto sta nell'ambizione e nella voglia di vincere. Alla Ternana in C è andata bene, ma personalmente non saprei scegliere. In Umbria ho avuto una mia seconda famiglia ma anche a Bari sono stato benissimo. Personalmente terrei entrambe in B, perdere una delle due squadre mi farebbe male". 

Cosa potrà fare la differenza giovedì sera? 

"Le giocate dei singoli, che entrambe le squadre hanno. Serve lo spunto decisivo in una gara equilibrata come questa". 

C'è poi un eterno ragazzo come Di Cesare. 

"L'ho avuto come compagno di squadra davvero per poco tempo, ma di lui avevo sentito parlar bene anche prima. Ha una grinta che non è da tutti, la sua forza è notevole". 

Ricordo più bello e rimpianto più grande a Bari. 

"Sicuramente la mia prima sfida al San Nicola, contro il Perugia. Nel gennaio 2017 scesi dal Crotone in A per venire a Bari soprattutto per lo stadio, per la tifoseria. Provai una grande emozione e cercai subito di rendermi utile. Il più grande rammarico sicuramente rimane la sfida playoff contro il Cittadella. Se avessimo passato il turno, resto dell'idea che avremmo potuto toglierci altre soddisfazioni". 

Guarderà la partita?

"La vedrò in tv, con i miei affetti più cari. Vedremo cosa accadrà". 

Sezione: Primo piano / Data: Mer 15 maggio 2024 alle 08:00
Autore: Domenico Brandonisio
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