Lecce dove sei? Per carità, nessuno si aspettava un Lecce alla pari della Juventus. Fare punti a Torino è difficile, se poi ci metti un atteggiamento da vittima sacrificale, il risultato non può che essere scontato.
Eppure, i primi minuti lasciavano ben sperare. Fraseggi, passaggi di prima con imbucate su Rispoli. Buone trame e sicurezza nei passaggi orizzontali. Poi sono iniziate le solite amnesie. Errori tecnici gravi da matita blu. Certe cappellate non te le puoi permettere in Serie A. Nessuno venga a raccontare del lockdown e del caldo o di mille altri fattori. Ieri, questo Lecce è sembrato una spanna sotto le squadre della Serie A.
Nel post partita contro il Milan, mister Liverani, seppur con toni e modi da rivedere, sperava di dare la sveglia alla squadra. Per salvarti c’è bisogno di garra, di forza, di determinazione e di sicurezza. Oggi, questa squadra fa paura e non nel senso positivo del termine. Il Lecce appare molle, spaesato, senza entusiasmo e lontano anni luce dal format campionato.
Il secondo tempo contro la Juve ha regalato rabbia, rammarico e rassegnazione. Certo, finire in dieci uomini dopo 30' e per di più per un errore individuale di uno dei più esperti in rosa, la dice lunga sul momento della squadra. Il Lecce, dopo l’espulsione, non è più riuscito a mettere il naso fuori dalla propria area di rigore. È stato un tiro al bersaglio di cattivo gusto.
A pensarci bene, la Juve ha sbloccato la partita su un altro errore individuale. Questa volta Shakhov, in un tocco di esterno no sense, spalanca le porte a Cristiano Ronaldo che imbuca Dybala per l’1 a 0. Ci mettiamo anche i due errori di Rossettini in copertura. L’ex Torino ha fatto vedere tutto il suo ritardo di preparazione in due errori in area di rigore.
Tanti, troppi gol subiti. La scusa delle grandi squadre affrontate non può reggere ancora per molto. Servono dei correttivi, non solo dal reparto infortunati, soprattutto, nell’atteggiamento. La voglia di ripartire, così tanto sbandierata nelle scorse settimane, deve tramutarsi in concentrazione ed in dedizione. C’è la necessità di ritornare, con il giusto entusiasmo, in carreggiata. Lottare uniti, con le unghie e con i denti, per raggiungere la salvezza. Lecce puoi farcela, ma fai presto, il tempo scorre inesorabile.
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