Bari, Bisceglie e Lecce. Con un pizzico di Virtus Verona, sua squadra attuale. Si parla di tanta Serie C con Umberto Quistelli, già dirigente di salentini e nerazzurrostellati in tempi recedenti. 

Buon pomeriggio signor Quistelli. Il Bari torna a vincere e continua ad inseguire la B...anche se la Reggina è lontanuccia. 

"Il Bari resta una corazzata, come ovviamente la Reggina ma anche la Ternana. La rosa è stata costruita per salire, anche via playoff il traguardo è possibile. I galletti saranno ancora protagonisti. Quanti ai calabresi, il loro primo posto è merito di una programmazione continua grazie al presidente Gallo. Nulla avviene per caso ed i risultati stanno dando ragione alla bontà dell'operato complessivo del club". 

Cosa ne pensa di quanto sta accadendo invece in casa Bisceglie? 

"La situazione è tragica come l'anno scorso. L'anno scorso fu messa insieme una squadra in grado di vincere e lottare contro tutto e contro tutti. Pur di centrare la salvezza. L'anno scorso c'erano calciatori importanti in organico come Onescu, Starita, Crispino o Longo, ora tutto è diverso. La rosa di quest'anno, al contrario, mi sembra di qualità inferiore. E soprattutto molto giovane. I risultati, a mio avviso, sono lo specchio della società. Alla fine a parlare è sempre il campo". 

Il Lecce può salvarsi in A? 

"Il Lecce ha una programmazione che parte da lontano, da Sticchi Damiani ed i suoi soci. Sono orgoglioso di aver fatto parte di questa società. C'è tutto per salvarsi, centrare tale traguardo sarebbe giusto considerando sacrifici ed investimenti fatti". 

Ora lei è alla Virtus Verona. Ed il rendimento rossoblù è ben diverso rispetto alla scorsa stagione...

"E' una parentesi importante non solo del calcio veronese, ma anche della mia carriera. la società in estate ha lavorato bene, allestendo una rosa all'altezza. Playoff? Prima salviamoci, poi divertiamoci". 

Sezione: Serie C / Data: Lun 11 novembre 2019 alle 15:10
Autore: Domenico Brandonisio
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