Il countdown è agli sgoccioli. Domani, contro il Ferrandina, prenderà il via l'avventura di Massimo Pizzulli sulla panchina del Barletta. "Sono contento di come abbiamo lavorato", ha dichiarato il tecnico alla vigilia del match, tornato in biancorsso dopo otto anni: "Avevamo bisogno di isolarci un attimo perché il gruppo è completamente nuovo e dovevamo conoscerci bene. I ragazzi hanno lavorato molto bene, qualche acciacco c'è stato ma è tutto sotto controllo. Abbiamo svolto qualche amichevole, peccato quanto avvenuto contro il Canosa ma è acqua passata e pensiamo a domani. Sarà una partita importante e utile per proseguire questo percorso".

Episodio contro il Canosa: "Stavamo svolgendo un triangolare dove pensavamo solo a giocare a calcio. Purtroppo c'è stato l'episodio, il mio calciatore non doveva rispondere alle provocazioni. Ha reagito, ha sbagliato ed è giusto che paghi. Ora Di Jeva resterà fuori per 4 partite e non è poco rilevante. Ha ampi margini di crescita ma questo servirà a dargli più consapevolezza di quello che sarà il campionato. Andremo a giocare su campi difficili dove dovremo cercare di evitare queste reazioni".

Attacco a due: "La Monica si è allenato cinque o sei volte con noi, piano piano si metterà in riga con tutta la squadra perché conosce i miei concetti. Deve conoscere ancora i compagni e sarà utile, allunga molto le difese avversarie e può giocare con tutti. Sto cercando di creare una squadra in cui tutti potranno avere il proprio ruolo, chiunque avrà la possibilità di giocare e di raggiungere gli obiettivi prefissati".

Modulo: "Abbiamo iniziato con il 4-3-3 per poi passare al 4-2-3-1 perché sono due moduli che potremo cambiare. In questo momento abbiamo 4 attaccanti, abbiamo la possibilità di variare in base agli avversari"

Iovieno: "Seguivamo Iovieno già da due o tre mesi, è stato uno dei pochi 2007 a giocare nel Girone H lo scorso anno dopo Lupo. Può fare l'esterno alto o baso, sarà utilissimo ed è un giocatore di grande prospettiva".

Ferrandina: "Affronteremo una squadra che farà la partita della vita perché non capita spesso di giocare match serali davanti a tante persone. Cercheranno di dare il meglio ma noi dobbiamo guardare in casa nostra. Cercheremo di imporre il nostro gioco e passare il turno".

La prima al Puttilli: "Ho vissuto tempi in cui si facevano molti sacrifici per completare la stagione. Erano altri momenti che nessuno toglierà dalla mia esperienza calcistica. Dopo 8 anni tornerò in uno stadio a cui ero molto legato perché speravo di tornarci non solo da avversario". 

La Coppa: "Per essere allenante, la Coppa dovrà essere giocata al massimo. Ogni partita dovrà essere motivo di soddisfazione, lo scorso anno ho incanalato diverse vittorie consecutive costruendo una mentalità che ci siamo portati avanti. Anche nelle amichevoli abbiamo provato a mantenere la difesa imbattuta e vincere. Dovremo affrontare ogni gara come una finale".

Sezione: Serie D / Data: Sab 23 agosto 2025 alle 17:19
Autore: Lorenzo Ruggieri
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