In principio erano due salvezze insperate: chi, a fine girone di andata, avrebbe dato chances di salvezza a Fasano e Gravina? Entrambe le formazioni apparivano svuotate, prive di entusiasmo ed anche con qualche problema di troppo sul piano tecnico e qualitativo. Poi succede che le cose possono cambiare e, ogni tanto, cambiare allenatore fa bene per davvero. I primi a sperimentare ciò sono stati i biancazzurri: con l’arrivo di Lopez e Melillo, tra i vari, la squadra ha cambiato volto. Bastasse il solo girone di ritorno, il Faso avrebbe sfiorato i playoff. Per il Gravina, invece, l’idea era quella di puntare su gente nuova, anche estranea alle dinamiche del girone H, oltre che sui giovani. Una politica che non ha portato i risultati sperati: Gaburro è stato anche sfortunato a dire la verità, prima che la squadra crollasse in verticale. Ma a prevalere è stata l’anima di Pasquale De Candia: l’ex tecnico del Casarano, cosi, ha dimostrato di poterci stare in Serie D, dopo la bocciatura con le serpi. Storie di corsi e ricorsi storici, con salvezze insperate ma raggiunte. In questo caso il merito è stato quello di compattare il gruppo, di ridargli entusiasmo, passione, grinta. Ed anche quel pizzico di cinismo rivelatosi poi fondamentale.

Sezione: Serie D / Data: Gio 10 giugno 2021 alle 16:30
Autore: Domenico Brandonisio
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