Il neo attaccante del Taranto Vincenzo Barone, ai microfoni di Antenna Sud 85, ha parlato delle sue prime sensazioni in terra tarantina e del ruolino di marcia della formazione ionica: "Questa è una piazza ambitissima da qualsiasi giocatore, a maggior ragione da un ragazzo come me che viene dalla Serie D: era impossibile rifiutarla. Ho avuto un'accoglienza straordinaria. Sono arrivato mercoledì, la domenica col Picerno sono sceso in campo seppur per pochi minuti: è stata un'emozione bella vedere anche quel pubblico sugli spalti. L'impatto è stato ottimo: si vede che tutto il gruppo rema nella stessa direzione. Nella partita vinta a Torre del Greco si è visto lo spirito di squadra. Avevamo la percezione di giocare contro una squadra forte, che è brava a mettere in difficoltà l'avversario ma, d'altro canto, anche la Turris ha giocato contro una squadra vera. Che tipo di giocatore sono? Nel settore giovanile del Napoli nasco come attaccante centrale. Negli anni, in D, ho imparato a fare l'esterno, la seconda e la prima punta: mi definisco un attaccante di movimento, non il classico bomber d'area. Mi piace svariare per la zona offensiva. La chiamata del Taranto arriva al momento giusto, nel mio momento di maggior crescita".

L'attaccante ha parlato anche dello spogliatoio: "Il mister mi ha chiesto di mettermi a disposizione della squadra e dei compagni del reparto avanzato. L'importante, secondo me, è remare tutti dalla stessa parte. Nelle due partite in cui sono entrato, far gol non era la mia priorità: contava portare a casa il risultato. Il gol avrebbe reso tutto più bello ma era importante vincere".

Sezione: Taranto / Data: Mer 29 dicembre 2021 alle 12:45
Autore: Christian Cesario / Twitter: @otherside1993
vedi letture
Print