Bari, vincere e sperare. Finale di stagione ad un bivio

Vincere e sperare. Nei risultati favorevoli dagli altri campi, per provare a coltivare (ancora e nonostante tutto) il sogno promozione diretta o magari cercare di fare il vuoto sulla quarta. Aritmeticamente tutto è ancora possibile, concretamente pensarlo sembra quasi utopistico. Anche se nel calcio non è mai finita finché non è finita. Il Bari a tre giornate dalla fine quasi ad un bivio: tentare il tutto e per tutto fino alla fine oppure concentrarsi al meglio in vista dei probabili playoff? Mai come adesso, mister Mignani dovrà gestire al meglio le forze che ha a disposizione. Giungono buone nuove sulle condizioni di Maiello e Folorunsho: recuperi più vicini, anche se forse non è il caso di rischiarli. Almeno per il momento (e intanto Vicari rientra dopo la squalifica, ndr). 

I tifosi, ancora una volta, hanno dato una risposta chiara e compatta: non si molla. Saranno oltre tremila a spingere la squadra al Braglia contro il Modena. Il terzo posto - per la sua certezza mancano solo due punti - deve passare necessariamente da un risultato positivo, anche se davanti ci sarà una squadra reduce dalla pesante batosta esterna contro il Venezia e desiderosa per questo di riscatto. Anche perché per entrare nel lotto dei playoff resta ancora in corsa, nonostante tutto. Una mancata affermazione per i biancorossi vanificherebbe ogni speranza residua di promozione diretta. Il ko col Cittadella ha fatto male all'ambiente: forse inaspettato, al netto della schiacciante affermazione dell'andata, ma i veneti avevano comunque messo alle corde il Genoa. I liguri, adesso, affronteranno al Ferraris un Ascoli che dopo il successo di Pisa si è rimesso in carreggiata per partecipare ai prossimi playoff, bissando quanto fatto da Sottil nella scorsa stagione. 

Concentrazione, sudore, determinazione. In Serie B - escludendo il Frosinone degli ex Grosso ed Angelozzi, già promossi - è ancora presto per fare calcoli. Il Bari non può più sbagliare. Il resto (forse) verrà da sé.