Ha lasciato un segno profondo sia a Taranto che a Brindisi, due piazze in cui il calcio non è solo sport ma identità. Oggi Cristiano Ancora, talento di San Pietro Vernotico e attuale protagonista con lo Squinzano in Promozione, osserva da doppio ex la sfida tra rossoblù e biancazzurri, in programma domani pomeriggio allo stadio Fanuzzi per il ritorno di Coppa Italia.

Alla vigilia di un match che promette spettacolo, Ancora analizza ai microfoni dell'Edicola, con equilibrio il momento delle due formazioni:
«Il Brindisi ha fatto tre pareggi consecutivi, ma è una squadra viva: risultati così possono starci, anche perché ha affrontato due avversarie importanti come Bisceglie e Canosa. Il Taranto, nonostante sia partito tardi, sta facendo molto bene. È difficile fare un pronostico: ci sono tanti giocatori bravi, sarà sicuramente una bella partita».

Un confronto che, oltre ai protagonisti in campo, mette di fronte due allenatori dalle caratteristiche opposte ma accomunati dalla competenza:
«Conosco bene entrambi. Il mister Danucci l’ho avuto come compagno di squadra, mentre Totò Ciullo lo conosco da tempo: sono due persone preparatissime. In queste partite contano i dettagli, e sono certo che le due squadre arriveranno ben preparate. Sarà una sfida tattica interessante, tra due modi diversi ma competenti di intendere il calcio».

Ripensando ai suoi anni in maglia rossoblù e biancazzurra, Ancora non nasconde un pizzico di nostalgia:
«La cosa che accomuna queste due piazze è la passione smisurata. Taranto e Brindisi vivono di calcio, e io ho avuto la fortuna di fare bene in entrambe, guadagnandomi l’affetto dei tifosi. Sono state due tappe fondamentali della mia carriera, insieme a Martina».

Lo sguardo si sposta poi sul panorama attuale del calcio regionale:
«È un campionato molto forte. Si è alzato il livello della Serie D e, di conseguenza, anche quello dell’Eccellenza. Non solo le big: anche le squadre di metà classifica sono difficili da affrontare. Secondo me sarà un torneo equilibrato fino alla fine. Oltre a Taranto e Brindisi, occhio anche a Canosa e Bisceglie».

Infine, un pensiero per il Taranto, costretto a giocare lontano dallo Iacovone:
«Un po’ sì, perché giocare allo Iacovone è tutta un’altra cosa: lì senti la spinta del pubblico, e per chi è di Taranto è qualcosa di speciale. Ma i tifosi non hanno mai fatto mancare la loro presenza, anche a Massafra. E i risultati dicono che la squadra non sta affatto subendo questa situazione».

Sezione: Eccellenza / Data: Mer 15 ottobre 2025 alle 10:31
Autore: Anthony Carrano
vedi letture
Print