La cura Gaburro, a Gravina, non sortisce ancora gli effetti sperati. Tante le attenuanti per i gialloblù, duramente colpiti dal covid-19, ma risultati alla mano la sterzata tanto auspicata non c’è stata e la posizione di classifica, seppur con quattro gare in meno, preoccupa e non poco l’intero ambiente murgiano che forse, per la prima volta da quando milita in D, vede la retrocessione come un pericolo concreto.

Nelle nove gare con l’ex Lecco in panchina, il Gravina ha segnato in una sola occasione, vale a dire nel recupero contro il Fasano terminato con il rotondo punteggio di 3-0. Nelle restanti otto apparizioni spicca un inequivocabile zero nella casella dei gol fatti e i pareggi a reti inviolate ottenuti contro Francavilla, Cerignola, Lavello e Picerno rallegrano solo in parte l’ambiente FBC.

La squadra di inizio anno, talvolta distratta in retroguardia, ma al contempo spedita in avanti, non esiste più: con Tony De Leonardis al timone, il Gravina aveva segnato 14 volte, risultando una delle compagini più proficue del girone H in fase realizzativa. Dalla parte di Gaburro soltanto i numeri difensivi: cinque reti incassate in nove uscite sono di gran lunga uno score migliore rispetto alle 15 subite in otto apparizioni nella precedente gestione.

Si è, infine, abbassata la media-punti: il Gravina di De Leonardis, in virtù degli otto punti in altrettante apparizioni, viaggiava alla media di un punto a partita, quello di Gaburro ha una media pari a 0,77.

I quattro recuperi ancora da disputare e una campagna acquisti sicuramente importante considerando gli arrivi, tra gli altri, dei vari Agresta, Di Paola, Abayiàn e Ungaro, gente importante per la categoria, concedono ai gialloblù ampi margini di miglioramento, ma è necessaria una svolta netta per evitare di complicare ancor di più il percorso con meta salvezza.

Sezione: GRAVINA / Data: Mar 16 marzo 2021 alle 17:30
Autore: Vito Salvatore Di Noi
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