Bari-Sampdoria 0-1: Kasami avvicina i biancorossi ai playout. Sibilli e Puscas, errori fatali

Se è un incubo svegliateci. E presto anche. Adesso per il Bari c'è da avere paura e tremare: si, perché se contro una Sampdoria non irresistibile finisci col perdere una partita da pareggio e che si poteva addirittura vincere altro non resta da pensare. Se la sfortuna si accanisce in maniera così cruda (un rigore sbagliato dal miglior realizzatore sin qui sempre impeccabile e una traversa) altro non resta da pensare. I blucerchiati volano in zona playoff ma lo fanno davvero col minimo sforzo. Al Bari non resta che la grande amarezza e i fischi di un pubblico inferocito. 

OCCASIONI. Buona cornice di pubblico (circa 20mila spettatori, 1290 doriani), qualche buona occasione per parte nel primo tempo. Al 21' buon uno-due sull'asse De Luca-Alvarez, il Bari si fa vedere con Morachioli, che fa coppia con Puscas. Al 29' gran palla per il rumeno che, fresco di convocazione dalla Romania, sbaglia clamorosamente. Rete annullata al 40' a De Luca in fuorigioco, al 43' svanisce un doppio tentativo di Dorval. 

SFORTUNA E BEFFA. La ripresa si apre all'insegna dei cambi: malanni per Yepes e Matino, dentro al loro posto Darboe e Zuzek. Al 65' botta e risposta immediato: prima Morachioli imbecca Sibilli, poi De Luca costringe Brenno su ripartenza alla respinta. Bari che al 69' potrebbe passare in vantaggio: Dorval crossa in area, Benali fa da sponda per Puscas che calcia verso la porta ma Ghilardi intercetta con le braccia. È rigore, ma dal dischetto Sibilli vede la propria conclusione respinta da Stankovic. Ma il peggio deve ancora arrivare: all'83' Puscas coglie la traversa da contropiede innescato da Sibilli. Scoperta la difesa blucerchiata che però si salva. E per un gol sbagliato, eccone uno subito. Al minuto 87 l'incubo è realtà: siamo negli ultimi 20 metri, quattro passaggi - partiti da Darboe - bastano alla Samp per rendere vulnerabile la fase difensiva biancorossa. Ultimo assist di De Luca per Kasami che scavalca Brenno. È 0-1. E qui cala il sipario sull'ennesimo pomeriggio da dimenticare. Lo spettro della C fa paura: playout a +2.