La vigilia di Lazio-Lecce raccontata da mister Di Francesco. Ecco le dichiarazioni riprese da calciolecce:

LA SOSTA. «Rispetto ad altre pause, questa volta ho potuto lavorare con un numero maggiore di giocatori. Ci siamo allenati bene, anche individualmente. Chi è rientrato dagli impegni con le nazionali sta bene ed è a disposizione, tranne Camarda che è rimasto fermo alcuni giorni: deciderò domani se potrà essere convocato».

LA LAZIO. «La Lazio ha principi di gioco molto chiari e riconoscibili. Davanti, soprattutto sugli esterni, possiedono qualità e imprevedibilità, e lavorano bene sulle catene. Finora hanno segnato poco, è vero, ma hanno messo in difficoltà tutte le squadre incontrate. Noi dovremo innanzitutto disputare una partita difensiva di alto livello».

I GIOVANI E CAMARDA. «I giovani devono conquistarsi la fiducia. Camarda è un ragazzo che non ha ancora diciotto anni, e si trova già a calcare campi importanti. Non ha senso pretendere che non senta la responsabilità di un rigore, né si può chiedere che giochino e poi criticarli al primo errore. Dobbiamo procedere tutti nella stessa direzione, altrimenti rischiamo di fare discorsi utopistici. Serve lavorare meglio nei settori giovanili: troppo spesso vedo ragazzi che non tirano in porta, perché si dà più spazio alla tattica che alla tecnica. Siamo bravi a riempirci la bocca di belle parole, ma dobbiamo crescere davvero».

IL MERCATO BLOCCATO DELLA LAZIO. «Partire con un gruppo già consolidato, senza troppi cambi, può essere più semplice. È vero che hanno meno soluzioni, ma il fatto di conoscersi aiuta. I nuovi portano entusiasmo, ma hanno bisogno di tempo per adattarsi. Io comunque vedo una Lazio con importanti potenzialità, fatta di giocatori abituati a certi livelli».

SOTTIL E BANDA. «Sono rientrati entrambi: uno dei due giocherà dal primo minuto».

LE SCELTE. «Abbiamo giocatori con caratteristiche fisiche importanti in diversi ruoli. In questo caso guardo soprattutto alla mia squadra. Abbiamo studiato la Lazio per capire come metterla in difficoltà dal punto di vista tattico, ma la priorità resta concentrarci su di noi».

I TIFOSI IN TRASFERTA. «Fatico a capire la mancanza di coerenza in queste decisioni. Mi dispiace non avere i nostri tifosi al seguito: la loro presenza in trasferta è sempre fondamentale. È un vero peccato».

BERISHA. «Vogliamo dare continuità a quanto stiamo costruendo. Sta crescendo molto nel ruolo che gli abbiamo cucito addosso e voglio continuare a impiegarlo lì».

IL DERBY. «Quando giocavo e allenavo la Roma era un derby anche per me. Ho amici su entrambi i fronti. Ora sono un professionista: l’ho preparata come tutte le altre partite».

Sezione: Primo piano / Data: Sab 22 novembre 2025 alle 14:55
Autore: Stefano Sozzo / Twitter: @stesozzo
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