Ahmad Benali, centrocampista del Bari, parla in conferenza stampa a qualche giorno di distanza dal rinnovo di contratto fino al 2025. Queste le sue dichiarazioni:
CRESCITA NEL RUOLO DI PLAY – “Fa piacere, l’obiettivo di tutti i calciatori è quello di giocare e di dare una mano alla squadra. E’ un momento buono a livello personale, sono contento di questo. Non volevo andare via senza aver dimostrato il mio valore. In questo momento mi sto trovando benissimo da mediano, in un ruolo che ho coperto poco in passato. E’ una sfida che mi sta piacendo molto, sono felice di continuare a imparare qualcosa dopo tutti questi anni”.
LIBICO PIU’ CHE INGLESE – “Io sono nato e cresciuto in Inghilterra, ma mi sento più libico di cultura, essendo musulmano e avendo sempre mangiato cose arabe. Rappresentare la nazionale è stato l’onore più grande della mia carriera”.
SERIE A – “Non penso di essere un calciatore da Serie A in questo momento, quello del mediano è un ruolo che interpreto da poco. Certo, il sogno nel cassetto resta quello, mi auguro di continuare così”.
IL RINNOVO – “Ho sempre detto che volevo guadagnarmi sul campo il rinnovo, a livello personale vivo questo rinnovo come una grande soddisfazione. Per come erano messe le cose, era una cosa molto improbabile, sarebbe stata più probabile una mia cessione a gennaio. Ho cercato di cogliere l’occasione, nel calcio le cose cambiano in fretta. Ci tengo a ringraziare il direttore, il presidente e i compagni che, anche quando sono stato fuori, hanno sempre creduto nelle mie qualità”.
IACHINI – “Avevo 22 anni quando sono passato da Palermo e ho fatto ritiro estivo con mister Iachini, mi dispiacque di non aver avuto la possibilità di lavorare insieme a lui. E’ un allenatore esperto, sa cosa vuole, sa far crescere i calciatori, con lui posso migliorare. Vuole una squadra corta, una squadra che quando riparte deve colpire per far male. Ci chiede cose semplici, noi dobbiamo solo essere bravi ad ascoltarlo. Dovremo migliorare, ma la strada intrapresa è quella giusta. A livello fisico credo che la squadra stia bene”.
GIOCARE CON CONTINUITA’ – “E’ importante mettere minuti nelle gambe con continuità. Alle volte bisogna far giocare un calciatore per più partite di fila, consentirgli di sbagliare. Più minuti hai nelle gambe, meglio fai”.
IL RITORNO DI MAIELLO – “I giocatori forti possono sempre coesistere, poi bisognerà capire come. Più siamo meglio è, l’obiettivo comune è quello di andare avanti e di prendere più punti possibili, conta solo la vittoria del Bari. Poi su chi giocherà deciderà il mister. Il suo infortunio è stato un peccato, Raffaele è un mio amico e mi è dispiaciuto molto. E’ chiaro che con lui fuori io ho potuto giocare, ma all’inizio al posto mio comunque giocava Acampora. Ho dovuto aspettare dieci mesi per avere la mia occasione, fino ad allora non era arrivata. A quel punto mi son detto che dovevo sfruttarla”.
CONTINUITA’ NEI RISULTATI – “Se ci è mancato qualcosa quest’anno è stata la continuità, nel momento in cui ci si aspettava un salto siamo mancati. Questa partita ci dirà se siamo pronti a fare questo salto. Fin qui siamo andati troppo a sprazzi, in B la continuità non può mancare. L’anno scorso quando non vincevamo la squadra riusciva sempre a portare a casa almeno un punto”.
NON FERMARSI ADESSO – “Ogni allenatore ha le sue richieste, penso che nel complesso la squadra stia crescendo. In questo momento non dobbiamo pensare di essere belli, dobbiamo continuare a martellare”.
INTELLIGENZA CALCISTICA – “Sono sempre stato fisicamente inferiore ai miei compagni, ho sempre pensato di dover utilizzare prima la testa per arrivarci con l’intelligenza più che con il fisico. A livello di recupero dei palloni l’esperienza aiuta, la testa ti dice prima dove può arrivare la sfera. E’ difficile che possa vincere uno scontro fisico, cerco sempre di ragionare”.
Autore: Redazione TuttoCalcioPuglia / Twitter: @redazionetcp
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