L'uomo chiave, in casa Audace Cerignola, si chiama Tommaso Coletti. E' dai suoi piedi che passano tutti i principali palloni che poi si trasformano in pericoli per le squadre avversarie, è da lui che è partita la rinascita sotto la gestione Feola. Schierato per lo più nella quasi inedita posizione di centrale difensivo nella breve parentesi targata Potenza, il classe 1984 ha avuto bisogno dell'arrivo del tecnico campano alla guida della prima squadra ofantina per tornare ad agire in quello che è il suo ruolo naturale. Da quel momenti in poi, ha formato con De Cristofaro una coppia centrale che sulla fascia mediana del campo ha pochi eguali per tecnica e dinamismo nella categoria. 

Il primo gol stagionale non è ancora arrivato (strano per uno che è da sempre in carriera un grande specialista dei calci piazzati), ma al cospetto non sono mancati gli assist vincenti per il resto dei compagni. Accompagnati da numeri che parlano in maniera inequivocabile: 24 gettoni complessivamente racimolati in campionato -tutti dal primo all'ultimo minuto-, 2160 minuti trascorsi in campo e appena due partite saltate (entrambe contro il Grumentum, rispettivamente in quanto non tesserato e squalificato). Coloratosi di gialloblù dopo la buona esperienza durata un anno e mezzo con addosso la maglia della Triestina, il 35enne di Canosa di Puglia ha fin qui offerto l'apporto che chiunque in casa Audace si aspettava. Per un connubio assolutamente di alto livello che per divenire vincente avrebbe bisogno di essere condito dalla promozione in Serie C. 

Sezione: Cerignola / Data: Dom 29 marzo 2020 alle 18:15
Autore: Antonio Bellacicco
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