È un Lecce irriconoscibile. Questa è una squadra nuova, consapevole, scaltra, paziente, matura. Tutto quello che prima non era o sembrava non essere. La squadra della prima parte della stagione avrebbe prestato il fianco al gioco di rimessa di una formazione come la Salernitana. La crescita esponenziale della rosa giallorossa è racchiusa nel primo tempo di ieri. 

La bravura della difesa, oramai in completo controllo. La richiesta del mister di difendere in avanti, finalmente riuscita. Ci sono stati 25 minuti in cui la Salernitana non riusciva a portare palla in avanti. Il Lecce, mentre attaccava, era sul pezzo. Lucido e concentrato sulle marcature preventive. È questa la chiave del successo. 

Conquistare il campo, aggredire l’avversario su ogni zona del campo e pungere alla prima disattenzione. Non dimentichiamo che Salernitana era imbattuta da sette turni consecutivi. Praticamente un muro, come dimostrano anche l’atteggiamento e le statistiche. Il rischio era altissimo. Perdere la concentrazione e la distanza tra i reparti e farsi infilare dalle avanzate della Salernitana. Infatti, nella prima parte del secondo tempo, il rischio è stato elevato. Mister Corini è subito corso ai ripari. Hjulmand è un giocatore prezioso per la filosofia del mister. L’equilibrio fatto persona, il metronomo che tempera i momenti della gara. Il giovane play ha messo ordine in pochissimo tempo.

Il colpo di grazia è arrivato con l’inserimento di Rodriguez. A difesa avversaria sfiancata, la rapidità e la cattiveria agonistica di Pablito hanno fatto la differenza. E così è stato. Questo Lecce ha ormai studiato e assimilato tutte le sue armi a disposizione. Con questa artiglieria e questa consapevolezza, il risultato diventa alla portata. Anzi, è diventato alla portata. La strada è tracciata e la meta è lì, nuovamente lì.

Sezione: Lecce / Data: Sab 03 aprile 2021 alle 10:30
Autore: Stefano Sozzo / Twitter: @stesozzo
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