Il Presidente Sticchi Damiani è intervenuto questo pomeriggio in una diretta Instagram, confrontandosi con i tanti tifosi presenti sui social. Queste le sue dichiarazioni: “Il Lecce manca tanto a tutti, soprattutto, oggi che è domenica. Oggi, però, ci sono cose più importanti a cui pensare. Siamo molto colpiti da ciò che sta accadendo. Siamo dell’avviso che è opportuno mantenere il contatto con i nostri tifosi per non far spegnere mai la fiammella del tifo della nostra squadra. La nostra posizione per la fine del campionato è chiara. Siamo allineati con quello che dice la UEFA e la Lega. Se ci fossero le condizioni per poter ripartire, lo faremo. Il Lecce ripartirà ad una sola condizione: controlli rigorosi e sicurezza per i nostri tesserati. Se invece il campionato non dovesse ripartire, ci sarebbe una cristallizzazione della classifica con una tutela di tutte le squadre della Serie A. Gravina ha detto che, eventualmente, le ultime due in classifica retrocederanno visto che solo due sono le squadre per ora certe di salire dalla Serie B. Non dobbiamo però pensare solo al nostro orticello, quindi se il calcio potrà ripartire noi torneremo in campo anche a costo di dover lottare per non retrocedere. Il risultato sportivo prima di tutto. Chi parla per convenienza di classifica, vuol dire che non ha capito nulla di quanto sta succedendo”
“In questi tre anni, da quando siamo insieme, si è creata una simbiosi con la piazza. La cosa bella è che non è per niente legato ai risultati sportivi. C’è un’unità di intenti, la voglia di fare del bene al Lecce. La gente voleva una società trasparente, che rispettasse i numeri e i bilanci. La nostra gente non vuole nomi, vuole serietà e correttezza. Li ringrazio per questa grande maturità. Ho deciso di fare qualcosa per questa maglia quando ho visto la volontà di Tesoro di disimpegnarsi. Intorno non c’erano acquirenti che avrebbero potuto garantire un futuro. Lì ho capito che toccava a me. Questa è la mia terra, questa è la mia maglia. Volevo restituire il troppo che ho ricevuto dal mio territorio attraverso questa società. La foto di Alessandria con Lepore: perdemmo una delle partite più immeritate. Giocammo benissimo e quella sconfitta non ci stava. Quella sera eravamo a pezzi. Ricordo, però, che decidemmo subito di parlare della stagione successiva. Avevamo bisogno di cacciare via i brutti pensieri e ripartire. Il Lecce ha avuto tante sofferenze, però poi dopo abbiamo gioito tanto. La vittoria della Serie C mi travolse. Non dimenticherò mai quella promozione. Era un sacrilegio avere il Lecce in Serie C, per me era un peso insopportabile. Poi la favola dalla B alla A è da libri per i bambini, da raccontare ai posteri”
“Le vittorie a Torino e a Napoli hanno inorgoglito la nostra tifoseria. La maggior soddisfazione è stata alla prima vittoria in casa contro il Torino. Sentivo un obbligo morale verso i tifosi, verso tutti i nostri abbonati. Mi dispiaceva non aver ancora regalato una gioia in casa. Se ci voltiamo indietro, due anni fa eravamo in Serie C. Oggi, vinciamo a Napoli con giocatori come Barak, Saponara e tanti altri. In soli due anni, vestono la nostra maglia veri e propri campioni. Il salto fatto è inimmaginabile. Io voglio sognare ancora, chissà che da qui in avanti non ci siano altri passi verso qualcosa di inaspettato. La situazione relativa alla copertura dello stadio è ancora in piedi. Il primo passo è stato fatto, ora ci sarà la seconda fase per la copertura. Ho un accordo con Malagò per avere dei fondi CONI integralmente destinati allo stadio nell’ambito dei Giochi per il Mediterraneo. Adesso, la cosa principale è rinnovare la convenzione. Il Direttore Mercadante insieme all’Avv. Zinnari sono a lavoro da tanto tempo insieme all’Amministrazione comunale per rivedere i termini della convenzione. Ricordiamo che la nostra società ha speso tanti soldi per ristrutturare lo stadio. Non possiamo pensare di perdere l’investimento fatto”
“Non sono bravo in cucina, mia moglie mi ha cacciato. Sono una buona forchetta e mi piace mangiare. Il settore giovanile ora è completamente fermo. Con il direttore Del Vecchio interrompemmo già a febbraio il lavoro atletico. Mi manca andare a vedere le partite dei nostri ragazzi. Oggi ho ricevuto un messaggio da parte di un padre di un nostro tesserato che mi ringraziava per come era cresciuto il figlio dal punto di vista caratteriale. Ringrazio i tifosi che ci hanno comunicato di non voler il rimborso dell’abbonamento. Noi ci aspettavamo tante mail di rimborso, invece i tifosi ci hanno sorpreso ancora una volta. A seconda di come andrà, decideremo non solo di permettere il rimborso, laddove ci fossero richieste, ma anche di preparare delle formule per l’anno prossimo. Il Lecce attraverso i suoi tifosi ha raccontato delle storie anche in questa stagione. Andare in trasferta con 4000 persone è encomiabile. Ogni volta mi fa venire la pelle d’oca. Il mio ruolo, nella partitella del sabato con gli amici, è davanti la difesa, una mattonella di tre metri quadrati. Da lì non passa nessuno. Il mio giocatore preferito era Beto Barbas, il suo calcio d’esterno mi faceva sognare. La squadra femminile è una cosa che abbiamo voluto fortemente. Abbiamo trovato una realtà che già esisteva. Siamo entrati in questa avventura e siamo stati facilitati da ciò che abbiamo trovato”
“La nostra società si sta muovendo per fare un intervento con l’ospedale Vito Fazzi secondo quelle che sono le loro esigenze. In settimana ci saranno novità. In questa quarantena mi manca il rapporto umano con i miei soci, con il mister, con lo staff, con Mauro Meluso. Mi mancano davvero tutti, dovrei nominare centinaia di persone. Con Saponara, Barak vedremo cosa fare. Con la Fiorentina c’è un impegno verbale per il riscatto di Saponara. Per Deiola c’è un diritto di opzione. Con Barak bisognerà vedere, su di lui c’è mezza Serie A ma noi faremo un tentativo perché il ragazzo si è ambientato perfettamente. Per Lapadula parleremo con il Genoa, noi vorremo trattenerlo. Per Farias c’è un obbligo di riscatto in caso di salvezza. Tutto dipenderà dallo staff tecnico, speriamo di continuare con mister Liverani. Con lui ormai c’è un rapporto bellissimo. Parleremo con il mister per capire come costruire la squadra per la prossima stagione. La collaborazione con il Barcellona è una volontà di De Picciotto. L’ha gestita lui in prima persona tanto da portare Abidal al Via del Mare. Non saremo mai la società satellite di qualcuno, se ci saranno le condizioni collaboreremo”
“I giocatori sono tutti qui e tutti in buona salute. Il modello Atalanta è talmente tanto difficile da imitare che è lontano ancora anni luce da noi. In comune, c’è l’attenzione per i conti e le plusvalenze utili a crescere sportivamente. Se resettassimo la storia centenaria del Lecce, quanto fatto lo scorso anno è incredibile. Siamo arrivati dopo anni in Serie B e dopo solo uno in Serie A. Qualora il Lecce dovesse salvarsi in Serie A scriverebbe nuovamente la storia, non è mai successo. Credo che la stagione per il settore giovanile sia finita. Lavoriamo costantemente per ridurre la distanza con i nostri tifosi lontani da Lecce. Il Direttore Sportivo a gennaio ha fatto un viaggio per scoprire un po’ di talenti fuori dall’Italia, a fine anno vedremo chi potrebbe fare al caso del Lecce. Tutti i giocatori del Lecce sono contrattualizzati. Noi puntiamo su di loro, se qualcuno è interessato per esempio a Falco, dovremo vedere se c’è la volontà del ragazzo e poi denaro sonante da proporre alla nostra società”
“Ringrazio tutte le persone che ci stanno seguendo, sto leggendo i vostri messaggi che come al solito mi arricchiscono e mi migliorano. La società, questa squadra ed i nostri tifosi hanno trasmesso dei valori in tutta Italia. Anche in questa situazione, mi sembra che la nostra gente stia rispettando, con i veri valori, le regole e così anche gli altri”.
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