Non è certamente baciato dalla fortuna, il Nardò. Certo, di errori ne sono stati sicuramente commessi: inevitabile quando nell'arco di un campionato si passa dal sogno playoff all'incubo playout. Nemmeno nelle peggiori delle previsioni. Ma il cambio in panchina (via Taurino, dentro Bitetto) qualche novità positiva la sta portando. Sul piano dell'atteggiamento prima di tutto: la squadra non molla mai, attacca anche se in svantaggio e in più circostanze meriterebbe di più. Questo fondamentalmente è successo anche contro il quotato Cerignola: soporifero primo tempo, ma ripresa che avrebbe potuto essere senza dubbio più clemente. Ghiotta, in particolar modo, l'occasione sprecata da Versienti dopo un solo minuto di gioco. L'unica vera nota stonata è semmai rappresentata dalle espulsioni fuori casa: non c'è trasferta senza inferiorità numerica, il nervosismo va contenuto. E stavolta a farne le spese, dopo Aquaro, è Gigante. Una brutta continuità. 

Non è il caso di abbattersi. Se il mister e la squadra credono nel percorso intrapreso, si deve andare avanti. I risultati, o meglio le vittorie, potranno arrivare. Contro il Savoia non sarà facile - gli oplontini sono una squadra collaudata ed in un momento di forma strepitoso - ma contro Fasano e Nola vincere si potrà e soprattutto si dovrà. I playout possono ancora essere evitati e nessuna delle antagoniste è davvero cosi superiore ai granata. Vietato mollare proprio ora. L'Eccellenza non deve tornare realtà per un club di importante tradizione regionale. Il toro deve rialzarsi e può farlo. 

Sezione: NARDÒ / Data: Mar 16 aprile 2019 alle 17:00
Autore: Domenico Brandonisio
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