Alla vigilia della partita contro la Fiorentina, mister Di Francesco presenta l'incontro e racconta la settimana di lavoro. Ecco le sue dichiarazioni riprese da Calciolecce. Ecco le sue dichiarazioni:

Sull'importanza della gara:

«Partiamo dal presupposto che questa partita è importante anche per noi: andremo a giocarcela senza alcun timore, undici contro undici. Sappiamo che loro hanno una rosa di grande qualità, ma arriviamo da una buona prestazione contro il Napoli, una gara in cui abbiamo mostrato una forte reazione, soprattutto sul piano mentale. Scenderemo in campo caricati al massimo: oggi i nostri tifosi sono venuti al campo d’allenamento per sostenerci, visto che non potranno essere presenti domani. Metterò in campo la formazione più opportuna, scegliendo giocatori con spessore e la giusta attitudine per affrontare questa sfida.»

Sulle seconde palle e i dettagli di gioco

«Tutti lavorano sulle seconde palle, soprattutto contro squadre che calciano lungo. La Fiorentina invece cerca di giocare, ma le transizioni e le seconde palle fanno sempre parte del gioco: dovremo prestare attenzione alle loro caratteristiche individuali. Il Lecce deve migliorare nei particolari, come sulle palle inattive. Spesso ci si concentra solo sugli episodi che portano al gol, ma il calcio è fatto di dettagli: chi sbaglia meno, vince. Dobbiamo lavorare su questo aspetto.»

Tranquillità e crescita del gruppo

«Cercherò di trasmettere serenità e dare certezze ai ragazzi, concentrandoci sul miglioramento dei dettagli e sulla capacità di mantenere la squadra più alta. Stiamo valorizzando le nostre qualità e lavorando per correggere i difetti di un gruppo giovane che deve crescere. Siamo migliorati molto nella compattezza e nella ricerca delle giocate determinanti. Dico sempre ai miei ragazzi di puntare al meglio, e da domani voglio vedere una squadra che riesce a fare ancora di più. Stanno mettendo l’anima, ma a volte non basta: la cura dei particolari è il nostro focus del momento.»

Sull’avversario e l’equilibrio

«Affrontiamo una squadra ostica, con il desiderio di fare risultato a tutti i costi. Ma lo stesso desiderio c’è anche da parte nostra. Sappiamo che sarà una battaglia in un contesto difficile, ma anche loro, con giocatori come Dzeko e Kean, conoscono situazioni complicate. Il campo darà le risposte: potremo anche provare a prenderli alti, ma se subiamo gol tutto cambia. Servirà equilibrio, sotto ogni punto di vista.»

Su Stulic e Camarda

«Partiamo da Stulic: è un giocatore che ha dimostrato di saper segnare, ma se pensa solo al gol commette un errore. Deve aiutarci a salire, tenere palla, pulire le giocate e poi attaccare la porta con determinazione. Il gol è la conseguenza del lavoro. Lo stesso vale per Camarda. Ha voluto battere il rigore, ma per me l’età non conta: l’ho deciso io, dopo aver fatto un check con gli altri due rigoristi. Chi non fa, non sbaglia. Ha sbagliato il gesto tecnico, non la scelta. I rigori si sbagliano anche a trent’anni. Il focus ora deve andare sulle prossime opportunità.»

Sulle soluzioni tattiche e i singoli

«Questa squadra ha trovato un equilibrio con caratteristiche diverse. Pierotti è un’ala, ma l’ho provato all’interno contro Bologna e Udinese: può essere una soluzione a gara in corso. Abbiamo tanti centrocampisti e lavoriamo per migliorare ogni singolo giocatore. A seconda della partita, anche Morente o Sottil possono essere adattati in posizioni diverse.»

Situazione infortunati e convocati

«Sottil è rientrato e ha giocato 30 minuti nell’amichevole, ma è difficile che parta titolare. Maleh invece potrebbe giocare dall’inizio o entrare a gara in corso. Sono contento di avere dubbi: significa che tutti si stanno allenando bene. L’unico che non sarà convocato è Pierret, fermo da tre giorni per un problema alla schiena. Perez tornerà in gruppo durante la sosta, mentre Marchwinski non è in lista: parleremo di lui più avanti.»

Sul sistema di gioco

«Non bisogna mai essere rigidi quando si parla di moduli. Il 4-3-3, ad esempio, può svilupparsi in ampiezza o con tagli verso l’interno: ogni squadra lo interpreta in modo diverso. I sistemi sono dinamici, non statici, e vanno letti in base alle caratteristiche dei giocatori e alle esigenze della partita.»

Sezione: Primo piano / Data: Sab 01 novembre 2025 alle 15:55
Autore: Stefano Sozzo / Twitter: @stesozzo
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