Allo Zaccheria Delio Rossi riparte dal suo 3-5-2 “elastico”, mentre Alessandro Bruno sceglie un 4-3-3 ordinato e verticale. Le scelte, messe in campo ruolo per ruolo, raccontano una sfida che si giocherà soprattutto sugli esterni e sulla qualità del primo passaggio.

In porta c’è Borbei. Linea a tre con Buttaro braccetto di destra aggressivo sull’uscita palla avversaria, Staver centrale di fisico e letture in area, e Olivieri da braccetto mancino (terzino di ruolo) per garantire copertura ampia e gamba in conduzione. Sulle corsie, Valietti è il quinto destro chiamato a correre su e giù per fissare il terzino avversario e attaccare il secondo palo, mentre Panico interpreta il quinto di sinistra con più spinta e cross sul piede naturale. In mezzo, cabina di regia affidata a Petermann (verticalità e gestione dei tempi), con Garofalo mezzala-regista a destra per alzare la qualità tra le linee e Castorri mezzala di gamba e pressione che attacca il mezzo spazio. Davanti coppia complementare: D’Amico si muove tra trequarti e area per creare connessioni e rifinire, Bevilacqua attacca profondità e primo palo. Panchina lunga per cambiare spartito nella ripresa: ci sono Ilicic come riferimento d’area, Sylla per la profondità, Winkelmann per ampiezza e 1v1, oltre a Morelli e Valietti/Olivieri interscambiabili per mantenere intensità sulle fasce.

Tra i pali Mastrantonio guida una difesa a quattro composta da Ercolano terzino destro di spinta, Calabrese e Marenco coppia centrale fisica e abile nel gioco aereo, con Pace terzino sinistro attento nelle diagonali. A centrocampo, regia bassa a De Ciancio con Parodi mezzala “box to box” e Fasan interno di equilibrio e copertura. Tridente leggero ma rapido: Quieto parte da destra per rientrare e cercare il tiro, Parigi è il nove d’area che lavora di sponda e attacca il cuore della box, Libera (Hergheligiu) agisce a sinistra per allungare la linea e puntare l’uomo. Dalla panchina i cambi di passo: Ekuban, Ricciardi e Basti per rinfrescare corsie e mediana, mentre Parodi (VK) dà anche soluzioni sulle palle inattive.

Il Foggia proverà a costruire con Petermann che si abbassa tra i tre centrali e con Garofalo a occupare il mezzo spazio destro, cercando la superiorità posizionale contro la mediana nerazzurra; Panico e Valietti dovranno alzare subito l’ampiezza per mettere in crisi le uscite dei terzini avversari. Il Latina risponderà con blocco compatto, uscite rapide sugli esterni e ricerca costante di Parigi per risalire: compito di Staver e compagni togliere profondità e vincere le seconde palle. Palle inattive e transizioni restano il terreno più sensibile: da un lato i cross di Garofalo per Bevilacqua e gli inserimenti di Castorri, dall’altro la qualità di Quieto e Libera nel ribaltare il campo. Due idee diverse, una certezza: l’equilibrio si romperà sulle corsie.

FOGGIA (3-5-2): 27 Borbei; 20 Buttaro, 25 Staver, 77 Olivieri; 24 Valietti, 16 Petermann (v.k.), 8 Garofalo (C), 5 Castorri, 14 Panico; 99 D’Amico, 9 Bevilacqua. A disp.: 22 Magro, 4 Bignami, 6 Minelli, 10 Ilicic, 11 Fossati, 12 Sylla, 18 Oliva, 19 Byar, 23 Morelli, 26 Agnelli, 30 Castaldi, 47 Pazienza, 92 Pellegrino, 98 Winkelmann, 98 Rizzo. All.: Delio Rossi.

LATINA (4-3-3): 67 Mastrantonio; 2 Ercolano, 6 Calabrese, 13 Marenco (C), 11 Pace; 30 De Ciancio, 32 Parodi (v.k.), 20 Fasan; 80 Quieto, 97 Parigi, 21 Hergheligiu. Panchina: 1 Basti, 22 Iosa, 3 Porro, 4 Scraviglieri, 5 Pellitteri, 7 Ekuban, 8 Ciko, 10 Ricciardi, 12 Dutu, 19 Di Giovannantonio, 23 Farneti, 27 Vona, 28 Regonesi, 66 De Marchi, 77 Pannitteri. All.: Alessandro Bruno.

Sezione: Serie C / Data: Ven 12 settembre 2025 alle 19:58
Autore: Francesco Ippolito
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