Pari prezioso per il Manfredonia contro la Fidelis Andria. Contro i federiciani, infatti, i sipontini hanno ottenuto un risultato utile per inseguire l’obiettivo salvezza. Queste le parole del presidente del Manfredonia, Gianni Rotice, nel corso della trasmissione ‘LuNeDì Puglia’ in onda su Antenna Sud: “Abbiamo rivisto la squadra che ha vinto a Nardò e ha fatto bene a Nocera. I ragazzi lottano, sono tutti uniti e dobbiamo continuare a farlo per raggiungere la salvezza. Sono soddisfatto, i ragazzi si stanno dimostrando veri professionisti. L’esonero e il ritorno di Cinque? Non ho rimpianti ma l’amarezza di essermi fidato. Lo scorso anno avevamo raggiunto un traguardo importante, con la riconferma del mister e del ds. Ci sono stati problemi nello spogliatoio, il ripensamento è dovuto all’allontanamento del direttore sportivo. È stata prospettata una rosa con contratti da playoff ma oggi lottiamo per salvarci. Eliminate le cause di disturbo, Cinque sta facendo un ottimo lavoro. Avevamo scelto Panarelli ma non è stato messo in condizioni di fare l’allenatore. Il problema non erano gli allenatori ma forse qualcun altro. I calciatori hanno bisogno di serenità, devono essere liberi. Avevo scoperto ad ottobre che già durante il ritiro vi erano stati problemi nello spogliatoio, forse sarei dovuto intervenire prima”.

In merito all’ammenda subita dal club, Rotice ha dichiarato: “Non è questo il calcio che vogliamo. Il Manfredonia ha investito sulle strutture con fondi privati e deve essere l’esempio di un club che guarda al sociale. Il risultato del campo si può contestare ma sono contrario agli episodi di violenza. Contro il Francavilla in Sinni si è consumato l’atto peggiore. Ora contro il Costa d’Amalfi giocheremo a porte chiuse. Questo non è calcio ma episodi che vanno condannati e denunciati. Per questo ho deciso di mettere in vendita la squadra”.

Sezione: Serie D / Data: Lun 03 marzo 2025 alle 15:48
Autore: Lorenzo Ruggieri
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