Con sei acquisti e dieci cessioni si chiude il mercato invernale del Bari. Un lavoro ricco soprattutto in uscita (leggere alla voce 'esuberi', con quasi tutti gli obiettivi raggiunti), e assente in entrata...almeno fino a queste ultimissime battute. Un lavoro svolto ancora una volta con risorse economiche decisamente limitate: ci si sarebbe aspettato ben altro alla fine del mese di dicembre. In una posizione che, malgrado il ko maturato col Genoa, avrebbe fatto gola a chiunque per provare a fare uno sforzo economico in più. E che invece non c'è stato. 

La grande assente in questo senso è la società. Va bene il progetto triennale, ma nel calcio non c'è nulla di esatto o di programmato scientificamente. "E' la minera dell'imprevedibilità", afferma lo storico biancorosso Gianni Antonucci. A ragion veduta dall'alto della sua esperienza. Non stupisca, quindi, un pizzico di amarezza e disappunto da parte dei tifosi. Società che avrebbe potuto fare di più, al contrario del direttore sportivo Ciro Polito (per due sessioni di fila contratti depositati ad un soffio dal gong, un record!) che ha provato a fare il massimo con le risorse a disposizione. Certo la vicenda-Portanova andrà chiarita (se non altro per la reazione fortemente negativa della piazza, che si è opposta nettamente), ma qualche operazione importante non è mancata. Almeno sulla carta Benali (centrale a centrocampo, treqaurtista, ala) e Molina (mezzala, centrale di centrocampo) sono acquisti di duttilità, esperienza e qualità per la B. Può invece ritrovare 'garra' e cercare di esplodere il giovane Esposito: solo un gol con l'Anderlecht, 6 in 23 presenze col Basilea, ma dalla sua parte ha la giovane età. Ed il fatto che a lanciarlo nel grande calcio sia stato un certo Antonio Conte. Uno che qualcosa, a Bari, ha dato. E' un'occasione, forse, irripetibile per il calciatore campano questa. Poi spazio a vere e proprie scommesse: Sarri, Matino (sarà stato un bene cedere Terranova?) e Morachioli. Saranno utili alla causa? Si vedrà. Ci sarà poi da lavorare sui rinnovi di contratto: Maita, Botta, Dorval e Di Cesare sono li che aspettano.

Un mercato, sulla carta, da sei. Poi la parola spetterà naturalmente al campo ed alle sue variabili impazzite, in tutti i sensi. Bisognerà ripartire ritrovando stimoli e motivazioni perché anche solo per difendere i playoff ci sarà da battagliare: in B, più o meno tutte, si sono rafforzate. Obiettivo vincere, far punti ma anche difendersi dagli assalti. Il bello viene adesso. 

Sezione: Bari / Data: Mer 01 febbraio 2023 alle 11:00
Autore: Domenico Brandonisio
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