In una finta normalità, mister Giampaolo si presenta in sala stampa per presentare la vigilia di Lecce-Napoli. Ecco le dichiarazioni: 

“Prima di iniziare, voglio abbracciare ancora una volta idealmente la famiglia di Graziano. Manca a tutti quanti noi. Rinnovo le mie condoglianze”

Lo tsunami emotivo può avere innescato la scintilla? “Gestire quello che è successo non è per niente facile. C’è la sensibilità che ognuno di noi ha della gestione del dramma. Abbiamo perso un uomo della nostra squadra, della nostra famiglia. Non è stato semplice e non lo è ancora. Alla squadra avevo detto che dovevamo fare una partita di grande spirito. Tutti hanno fatto la loro parte in maniera dignitosa e seria. Mi è piaciuto tutto da parte di tutti. La squadra ha dato una risposta alla perdita del fratello. Il dramma resta così come le conseguenze. Dobbiamo fare discorsi separati e la storia di Graziano non può essere strumentalizzata in alcun modo”

Un motivo in più per il traguardo salvezza? “Non dobbiamo mischiare le cose. C’è lo spirito della squadra che ha perso un fratello. Uno che sognava come la squadra. La famiglia di Graziano lavorava da 50 anni, lui e suo padre. Incarnava i valori del club. Ci deve essere in ognuno di noi qualcosa che si smuove. La squadra ha dimostrato lo spirito di appartenenza. È stata una partita di grande solidarietà”

Su Mc Tomminay: “Se entriamo in discorsi di natura tecnica, basta dire che giochiamo contro la prima in classifica. È una squadra forte come lo era l’Atalanta. Squadra forte guidata da un allenatore forte. Conosciamo le caratteristiche dell’avversario”

Sul Lecce più verticale: “Non dipende dalla gestione del pallone ma come imposti la partita. Prima del dramma l’avevamo preparata così. Poi ci siamo fermati e l’abbiamo ripresa. Il focus è stato sulle contrapposizioni. Sapevamo che dovevamo soffrire e che dovevamo essere bravi a ripartire. Ci siamo organizzati su quello che sono gli avversari. Se avessimo avuto più possibilità, l’avremmo tenuta maggiormente la palla. Se la teniamo, impedisco all’avversario di giocare e di trovare più soluzioni. Le percentuali sul possesso sono state figlie della partita. Il Napoli verrà qui a fare la partita per la forza dell’avversario. Ti mette l’avversario in queste condizioni”

Su Sansone: “È stato reinserito perché abbiamo perso Gaby Jean. Sì è sempre comportato bene e non posso che parlarne in maniera positiva. Ci potrà dare una mano in tantissimi significati. Fare gruppo, metterci esperienza, essere positivi e sperare di potersi ritagliare dei minuti di gioco. È un sogno che non va tolto a nessuno. Ha meritato per la sua correttezza professionale”

Sulla lotta salvezza: “Non mi spaventa nessuno. Dobbiamo fare il nostro percorso. Non so prevedere i risultati e non possiamo fare calcoli. Dobbiamo pensare alle nostre partite e nemmeno guardare gli altri. Dobbiamo giocare pensando a noi”

Su Rebic: “Mi è piaciuto molto. Partita di spirito e altruismo. È andato oltre i suoi compiti. Ha avuto l’influenza. Si è riaggregato oggi ed è disponibile”

Su Krstovic: “Erano tutti amici di Graziano. Un punto di riferimento per la squadra. Banalmente anche a tavola. Cosa è stato Graziano l’ha raccontato la gente. La processione allo stadio, la partecipazione mediatica. Non aggiungerei nient’altro. Ogni singolo giocatore, ogni singolo componente avrà da raccontare mille aneddoti. Anch’io ne ho e l’ho raccontato a sua moglie”

Sul centrocampo muscolare: “Ho schierato un centrocampo che potesse reggere l’urto. I motori dei calciatori vengono scelti anche per quello. Dovevamo essere quantomeno competitivi. È stata una scelta dettata dalla forza dell’avversario. Per quella che era la partita, la squadra l’ha interpretata perfettamente “

Sezione: Primo piano / Data: Ven 02 maggio 2025 alle 13:33
Autore: Stefano Sozzo / Twitter: @stesozzo
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