Da attaccante a centrocampista. E' la metamorfosi di Danilo Alessandro, arrivato alla Virtus Francavilla in estate con un curriculum importante per la categoria per andare a rafforzare il pacchetto offensivo e ritrovatosi a fare il mediano quasi per caso. Quella di spostare un calciatore con caratteristiche offensive in mezzo al campo è una costante nelle convinzioni tattiche di mister Calabro, e in questa stagione è toccato all'ex Taranto. 

Uomo spogliatoio, ha portato in casa Francavilla delle qualità tecniche che forse non si erano mai viste. Avrebbe tutte le carte in regola per giocare in una categoria superiore, e il nuovo ruolo sembra averlo motivato a fare ancora meglio. Ha preso il cambio di posizione come una sfida, da vincere. Poche parole, tanta dedizione e voglia di mettersi al servizio della squadra: lo spartito è stato scritto da Calabro, ma viene suonato alla perfezione da Alessandro. Cambia passo, dà il dinamismo che in alcune fasi della partita manca. 

Contro il Messina era partito da attaccante, alle spalle di Nzola. 40 minuti di difficoltà nell'imbastire la manovra per la squadra biancoazzurra, poi la svolta: dentro Abate, e Alessandro torna a fare l'interno di metà campo. In ripartenza è letale, la Virtus sfonda da quella parte per il gol del 2-1. Calabro conferma l'intuizione, ammette che nella sua mente Alessandro deve fare il centrocampista. Perché in pochi, oggi, in questa Lega Pro sono capaci di fare il break a metà campo come lui, e di far ripartire la squadra. La nuova vita di Danilo Alessandro a Francavilla Fontana è meravigliosa: sembra che quel ruolo lo abbia sempre fatto. Una seconda giovinezza, per chi non è ancora arrivato dove meriterebbe.

Sezione: In primo piano / Data: Lun 23 gennaio 2017 alle 19:30
Autore: Giuseppe Andriani / Twitter: @peppeandriani
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