Così Pantaleo Corvino ha presentato mister Baroni: “Per un responsabile dell’area tecnica, la scelta dell’allenatore è quella più difficile. Sapete benissimo quanto sia importante il lavoro da fare fuori dal campo, come società. Il lavoro fuori dal campo, però, deve concretizzarsi poi in campo, con una persona che ci mette un valore aggiunto, altrimenti tutto diventa più difficile. Un fidanzamento non è importante per quanto dura, ma è importante che non si consumi in poco tempo. Ho scelto senza essere condizionato da tempi e modi. È importante che la società capisca il tecnico, ma anche che il tecnico capisca le persone con cui viene a stare e se sta facendo una scelta giusta. Dopo di ché tutto può andarci a celebrare. Con Marco Baroni, che oggi è qui, è stata fatta una scelta ragionata, con questo crisma, che ha tenuto conto di una serie di cose da parte mia. Ho trovato una persona capace di capire, e io di capire lui”.

DIFESA – “Agli attaccanti ci pensa la società, alla difesa ci deve pensare l’allenatore. L’organizzazione difensiva non parte dal singolo reparto, ma dev’essere competenza del tecnico. Per fare i gol, se non porti l’attaccante giusto, non ci riesci. Ho sempre detto questo a tutti i miei allenatori, forse solo agli ultimi non l’ho detto”.

GIOCATORI INCEDIBILI – “Abbiamo il dovere di crescere come società. Per me la vocazione a non vendere quelli che nel tempo ti fanno crescere, è la prima cosa che vorrei fare e lo porto alla società, che mi ha dato ragione. Sui giovani farò di tutto per cercare di tenerli e mi sforzerò per farlo, altrimento il mio lavoro fuori dal campo, con qualcun altro se ci saranno offerte, per calciatori anagraficamente più grandi e convinti di andar via, non terremo per il collo più nessuno. Siamo nelle condizioni di programmare anche la fase successiva”

TRINCHERA – “Faccio una premessa: accanto a me, nel mio modello sono cresciuti tanti allenatori e tanti dirigenti. Allenatori che non ho preso perché avevano vinto o avevano un pedigree così importante da fare dei sacrifici, poi hanno vinto con me e dove ero io. Come De Pasquale campione d’Italia con l’under 19, Rizzo campione d’Italia con la Primavera. Avevo chiamato Baroni per la Primavera della Fiorentina, poi lui andò alla Juventus. Dopo presi Semplici, Bollini, alla Fiorentina. Tra i dirigenti posso ricordare Vergine, che oggi è andato alla Roma per il settore giovanile. Io sento ancora l’entusiasmo, la passione, però è pure giusto che se c’è qualche dirigente che mi accompagna e lo aiuto a crescere per lasciare a questa società la mia eredità, è un pensiero giusto. Però le persone non le devi sbagliare, non ho trovato l’anno scorso la persona giusta. Quest’anno ho chiamato Stefano Trinchera e gli ho chiesto se c’era la sua disponibilità ad affiancarmi, ma mi ha detto di aver già firmato con la Cremonese”.

Sezione: Lecce / Data: Dom 13 giugno 2021 alle 11:35
Autore: Giuseppe Andriani / Twitter: @peppeandriani
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