Il Bari ha vinto contro il Pisa: una notizia che - quasi - non fa notizia. Grazie alla rete di Bonfanti, ritrovato dopo un'astinenza che durava dal 2 febbraio scorso. Certo, dopo Cosenza si tratta di un 'risarcimento danni' perché i tre punti restituiscono l'ottavo posto ai biancorossi e consentono di lottare sino alla fine per i playoff, ma le buone notizie terminano qui. La sostanza è un'altra e fa parte di una realtà triste che la piazza non accetta e che anche fuori dal campo ha vissuto dei momenti tristi e da condannare duramente. 

Il Pisa ha perso, ma ha esultato perché lo Spezia ha fatto altrettanto contro la Reggiana ed è sbarcato festosamente in A. Una categoria che sotto la Torre manca da 34 anni e, ironia della sorte, l'ultima vittoria nella massima serie nel 1991 fu ottenuta proprio contro i pugliesi. Una promozione figlia di investimenti, programmazione e ambizione. Da anni, prima con Corrado e poi con Knaster. Quella che in riva all'Adriatico purtroppo latita. Terza festa consecutiva al San Nicola, ormai terra di conquista, dopo quelle di Cagliari e Parma, che in tutto diventano cinque negli ultimi dieci anni al cospetto dei biancorossi considerando anche Carpi (2015) e nuovamente i sardi (ma nel 2016). Conteggio che sale a sei con la Reggiana nel 2020 al termine della finale playoff di Serie C. Perché a centrare i traguardi veri sono sempre gli altri ormai, col Bari a fare da sparring partner. L'ottavo posto o i playoff? Qualora arrivasse sarebbe il minimo sindacale ma non è un vero obiettivo, semmai sarebbe solo uno specchietto per le allodole, la classica polvere nascosta sotto il tappeto. In proiezione ci sarebbe anche il sesto posto in palio ma senza continuità contro Cittadella e Sudtirol non sarà certamente una passeggiata. E le disillusioni quest'anno sono troppe. Longo (anzi, Migliaccio) dovrà trovare valide alternative agli squalificati Benali, Maita e Radunovic. 

E poi c'è tutto quello che non riguarda il campo. Uno sciopero del tifo vero, anche forte: 20' di cori contro la società, poi la Nord completamente vuota nelle parti centrali. Infine la contestazione all'esterno della porta 1 del San Nicola. Tutto in forma civile, ma non sono mancati episodi incresciosi: non entriamo nel merito della rissa, pur auspicando venga fatta chiarezza e che siano presto identificati i responsabili dell'accaduto. Ma le immagini stanno facendo il giro d'Italia e Bari sta subendo un danno d'immagine incalcolabile. Oltre tutti i problemi in essere questa proprio non ci voleva. Anche sotto questo aspetto, in una città cosi innamorata della squadra (ma tanto sofferente, da almeno 14 anni) squadra il pallone è sempre più quadrato. 

Sezione: Primo piano / Data: Lun 05 maggio 2025 alle 20:00
Autore: Domenico Brandonisio
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