Al termine di Lecce-Napoli, mister Conte si presenta in sala stampa per commentare la gara. Le sue dichiarazioni:

Mancano tre passi: “Questa è una vittoria importante, però, non è la più importante. Temevo tanto questa partita. Questo è un campo difficile in cui trovi una squadra che lotta per non retrocedere e con una tragedia alle spalle che abbiamo avvertito tutti. Oggi c’era un clima particolare. È successa una cosa di brutto ad un ragazzo che conoscevo personalmente così come papà suo. Il Lecce ha giocato dopo pochi giorni contro l’Atalanta. Ha ottenuto un pareggio e non era semplice. Noi abbiamo affrontato questa partita con determinazione, l’abbiamo amministrata nel secondo tempo. Sono tre punti importanti”

Quali sono le insidie maggiori a questo punto: “Ci sono tante insidie. Da gennaio le stiamo affrontando. Stiamo facendo passare normale ciò che normale non è. Neres avrebbe dovuto sostituire Kvara, Buongiorno da Juan. Stiamo gestendo l’emergenza e lo abbiamo fatto con Olivera. Avrebbe già dovuto giocare a Torino se non fosse che Raspadori si è svegliato con 38 di febbre. Sono felice perché questi sono soldati che non si tirano indietro mai. Lobotka si è fatto male e siamo preoccupati. Però so di poter contare su tutti. Ho risposte positive dai ragazzi. Sono tranquillo fino a un certo punto. L’ambiente deve essere unito nell’atteggiamento giusti. Chi vince sfida la storia, gli altri la leggono e basta. Se resta scritto negli annali, avremmo fatto la storia”

Su Raspadori e Olivera: “Questa squadra se non ci fosse tantissimo lavoro dietro, non staremmo parlando di 77 punti. Sapevamo di dover affrontare squadre top club come Inter, Juventus, Atalanta, Lazio. Siamo partiti pareggiando 0 a 0 contro il Modena. La prima giornata abbiamo perso 3 a 0 contro il Verona. Bisogna ricordarci da dove siamo partiti. Ho vinto e perso scudetti all’ultima giornata. Se perdi brucia, così se vinci te la porti dietro per sempre”

Sul Lecce: “L’esperienza che ho mi dice che ho vinto e perso tanto. Le sconfitte mi hanno fatto diventare più cattivo. Quando perdi, la pelle brucia. Mancano tre giornate ma non abbiamo fatto ancora niente. Il mio augurio per il Lecce è che si salvi. C’è grande supporto ed entusiasmo dei tifosi. Il Lecce si è trovato in questa situazione in modo casuale. Si è inguaiata pian piano. Ho visto una squadra vera, le basi ci sono e l’allenatore è bravo. L’ambiente deve rimanere compatto. Il Lecce deve restare in Serie A”

Sezione: Serie A / Data: Sab 03 maggio 2025 alle 21:19
Autore: Stefano Sozzo / Twitter: @stesozzo
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