NESSUN VALORE, NESSUN COLORE. Queste sono le parole impresse sulla maglia bianca del Lecce. Una maglia anonima contro questo calcio, contro la mancanza di rispetto, contro un mondo che vede la morte di Graziano Fiorita come una morte di Serie B. Una partita surreale complice la grandissima dimostrazione di affetto e solidarietà del mondo atalantino.
Il primo squillo della partita è dell’Atalanta con il colpo di testa di Pasalic al 5’. Falcone fa un’ottima presa. Ovviamente è l’Atalanta a fare la gara, i giallorossi cercano di sfruttare le seconde palle e il gioco in profondità. Interessante la posizione di Coulibaly sulla trequarti quasi a creare una sorta di diga sulle palle ribattute. La prima palla gol è del Lecce. Al 24’, un rimpallo favorisce Coulibaly che, da solo, davanti a Carnesecchi, si fa ipnotizzare. Al 26’, ancora Lecce. Episodio da rigore valutato dal Var sullo scontro Rebic-Carnesecchi. Sulla stessa azione, Karlsson rischia il gol capolavoro. L’arbitro viene richiamato dal Var per rivedere, dell’azione precedente, il tocco di Hien sul colpo di testa di Baschirotto. L’arbitro assegna il rigore. Dal dischetto va Karlsson che non sbaglia. Il Lecce passa in vantaggio nel segno di Graziano. Al 35’, Falcone deve fare gli straordinari su un tiro di prima intenzione di Pasalic sull’assist di Lookman. I bergamaschi pressano e tengono il Lecce nella propria metà campo. Al 48’, Lookman, in seguito ad una incomprensione di Gaspar, calcia verso la porta ma centrale, sulla respinta va anche Zappacosta sempre centrale. Si chiude qui la prima frazione di gioco.
Solo l’Atalanta opera un cambio nella ripresa. Dentro Cuadrado al posto di Bellanova. I bergamaschi aprono il campo e avvolgono il Lecce in azioni ripetute. Al 55’, il Lecce ha un’occasione colossale. Coulibaly si ritrova da solo davanti al portiere. C’è Pierotti, la palla gli arriva e, a porta vuota, sbaglia il tap-in vincente. Al 66’, davanti ad una palla morta, Rebic prova a centrare la porta dai 50 metri, Carnesecchi ci arriva con qualche affanno. Al 68’, l’arbitro fischia il rigore per l’Atalanta. Gioco di gambe di Cuadrado nel quale ci casca Karlsson, l’arbitro non ha dubbi. Dal dischetto va Retegui che non sbaglia. Al 71’, ancora Retegui vince il tempo su Baschirotto e colpisce il palo di testa. All’86’, ci prova Zappacosta da fuori area, Falcone controlla la palla con la coda dell’occhio.
La partita finirà non prima di 4 minuti di recupero.
Autore: Stefano Sozzo / Twitter: @stesozzo
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