Novembre 2017: sulla panchina del Sassuolo debutta Giuseppe Iachini, avversario il Bari nel quarto turno di Coppa Italia. Nei biancorossi, in quel momento primi in classifica in B dopo il derby vinto col Foggia, esordiva Libor Kozak: la società attende l'attaccante ceco classe 1989 e cerca di rilanciarlo. Una missione parzialmente riuscita al netto delle 15 presenze e delle 2 reti collezionate. Quello stesso Kozak che nella stagione 2009/10 diede una mano non indifferente al tecnico marchigiano per ottenere la promozione in Serie A col Brescia. Annata di grazia che a lui valse il passaggio alla Lazio ed allo stesso Iachini una reputazione da vincente nel torneo cadetto dopo aver sfiorato la massima serie col Piacenza nel 2006/07 e poi ottenuta col Chievo nel 2007/08. Ai microfoni di tuttocalciopuglia.com l'attaccante ceco, attualmente svincolato, crede nella risalita del Bari. 

Libor Kozak, sulla panchina del Bari è arrivato Giuseppe Iachini. Un tecnico con cui a Brescia arrivò la promozione in A. Che allenatore è?

"Ho conosciuto questo allenatore alle mie prime esperienze vere di carriera, con lui i ricordi so ottimi. E' uno da cui si può imparare tanto, ti spinge e ti stimola oltre a insegnarti concetti fondamentali. A Brescia questi sono stati alcuni dei segreti grazie ai quali riuscimmo a centrare la promozione. Il nostro era un gruppo composto da un  mix di giovani e stranieri. Prepara le partite in maniera meticolosa, non lascia nulla al caso. Per lui i dettagli sono fondamentali ma non disdegna lo spirito di squadra. Ti aiuta a capire meglio dinamiche che ai più passano inosservate". 

Importanti anche le palle inattive ed i movimenti senza palla. 

"Le palle inattive per lui contano molto, certamente non è il solo a lavorare su questo aspetto. Ma sa come rimanere sul pezzo. Il Bari, sia pure da lontano, quando posso lo seguo e mi informo. L'ho lasciato che purtroppo era fallito, fa piacere sia comunque risalito in tempi abbastanza brevi in categorie più importanti. Ci sono rimasto solo un anno ma è stato piacevole". 

Riavvolgiamo il nastro dei ricordi, allora. 

"Avevo bisogno di ripartire dopo un infortunio gravissimo, Sogliano volle darmi fiducia cercando di tirare fuori il meglio di me. Ci ho messo un po' di tempo a rientrare, ma credo di essere riuscito a dare un valido contributo. Il gol col Frosinone fu importante, giunse dopo un momento un po' delicato e caratterizzato da alcune brutte sconfitte. Sul campo raggiungemmo i playoff ma ovviamente rimane il rammarico per come tutto sia finito. Brienza è stato un leader esemplare". 

Si aspettava quel triste epilogo col fallimento?

"A dire la verità no, non subito. Eravamo concentrati, almeno io, sul campo", 

Tornando alla stretta attualità: crede che il Bari possa risalire la china verso zone più nobili già da questa stagione oppure no?

"Certo, Iachini quando venne a Brescia ebbe più tempo e spazio per lavorare, rispetto ad ora. Ma conoscendolo sono sicuro sarà in grado di far risalire la squadra. Ci sono mezzi e personalità per farlo". 

Sezione: Serie B / Data: Gio 15 febbraio 2024 alle 16:00
Autore: Domenico Brandonisio
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