Delio Rossi torna a parlare di Foggia, e lo fa con il tono di chi quella piazza l’ha vissuta, amata e continua a difenderla con orgoglio. Intervistato dal Corriere del Mezzogiorno, l’ex allenatore e calciatore rossonero ha commentato con amarezza ma anche con lucidità le recenti vicende giudiziarie che hanno coinvolto il patron Nicola Canonico.

Il tecnico non ha nascosto il proprio dispiacere per l’immagine che ne sta emergendo a livello nazionale:
“Sono legatissimo alla piazza e mi dà fastidio che, quando si parla di Foggia e del Foggia, venga fuori sempre l’aspetto negativo. Fa più rumore un albero che cade, non la foresta che cresce”, ha dichiarato Rossi, alludendo all’evidente squilibrio nel racconto mediatico.

Una difesa accorata di una città spesso raccontata solo per episodi di cronaca:
“Esorto la maggioranza silenziosa – ha aggiunto – a far vedere che Foggia non è solo criminalità e vandalismo, ma che sono invece le aberrazioni a dover essere combattute. Mi fa male leggere certe cose perché Foggia fa parte della mia vita. Sembra il Bronx, ma non è così”.

Parole forti, sentite, che arrivano in un momento delicato per l’ambiente rossonero, stretto tra il peso del passato e le incertezze del presente. Rossi, ancora una volta, si conferma voce lucida e affezionata: uno che Foggia non la dimentica, e che chiede rispetto per una piazza che merita ben altro racconto.

Sezione: Serie C / Data: Sab 24 maggio 2025 alle 16:05
Autore: Giovanni Scialpi
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