Il Foggia è costretto al pareggio contro il Latina. I rossoneri erano riusciti a sbloccare la gara al 38’ con un guizzo di Felice D’Amico, ma a cinque minuti dal 90’ gli ospiti hanno trovato la rete dell’1-1 con Giacomo Parigi.

Un risultato che lascia l’amaro in bocca, soprattutto per come è maturato. Nel post gara, Delio Rossi ha affrontato con franchezza la situazione:
“Il mercato si è chiuso il 2 settembre, oggi sono dieci giorni che lavoro con questi ragazzi, molti dei quali arrivavano da squadre in cui non giocavano. Oggi ho dovuto sostituire quattro o cinque di loro per crampi. Non posso rimproverare molto sull’atteggiamento, ma dobbiamo crescere tanto. Questo Foggia ha bisogno di tempo per diventare squadra e credo che alla fine riusciremo a centrare l’obiettivo”.

Il tecnico non ha nascosto però le difficoltà quotidiane:
“Sono stato richiamato qui con delle regole di ingaggio che non sono state esaudite. Ho detto al presidente che forse aveva bisogno di un altro allenatore, ma mi hanno risposto che tutto il progetto è sulle mie spalle. Io amo questi colori e darò tutto, ma non è semplice. Non mi tiro indietro, anche se le criticità restano: ci alleniamo due volte al giorno con un caldo tremendo, spesso lontano da Foggia. Vi sembra normale che una società come il Foggia debba dividere lo stadio e allenarsi a Trinitapoli? Il Foggia non è mio né di Canonico, ma di chi gli vuole bene. Finché avrò forza resterò, ma servono strutture adeguate per lavorare”.

Sul piano tecnico, Rossi ha ribadito che la squadra è ancora in fase sperimentale:
“Non parliamo di passi indietro rispetto a Giugliano. Non ho questo gruppo da due o tre mesi, sto ancora provando soluzioni. L’aspetto più negativo è la condizione fisica, ma sono certo che il gruppo crescerà. Non diventeremo mai il Real Madrid, ma la strada è tracciata”.

Accanto al tecnico, in sala stampa si è presentato anche l’autore del gol D’Amico, emozionato per la sua prima rete allo Zaccheria:
“Mi ha fatto un effetto strano segnare in uno stadio vuoto, sarebbe venuto giù con un gol così. Siamo amareggiati per il pari preso nel finale, ma la strada è quella giusta. Dedico la rete a mia moglie e ai miei figli, a cui avevo promesso il gol”.

L’attaccante rossonero ha poi parlato del suo ruolo e delle ambizioni stagionali:
“Mi aspetto un campionato sereno, è quello che ci siamo prefissati come gruppo e società. Spero che i miei gol e il mio sacrificio aiutino a conquistare più punti possibile. Sono un ragazzo del sud e credo nel valore del sacrificio e dell’attaccamento alla maglia. Sono nato attaccante, ma sono pronto a mettermi a disposizione del mister in qualsiasi ruolo: ciò che conta è l’impegno e l’umiltà”.

Sezione: Serie C / Data: Sab 13 settembre 2025 alle 10:05
Autore: Giovanni Scialpi
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