Sorrento-Taranto è un crocevia fondamentale per i rossoblù che, ritrovato il successo contro la Puteolana, puntano ora a non fermarsi: di fronte, però, un organico di tutto rispetto che, malgrado il periodo no, vanta in rosa atleti di assoluta qualità.

In esclusiva ai microfoni di TUTTOcalcioPUGLIA.com è intervenuto Enzo Maiuri, doppio ex della contesa, che commenta così quella che sarà la sfida dello stadio Italia in programma domenica:

“Sarà una partita importante per il futuro di entrambe: il Taranto dovrà garantirsi quella continuità necessaria per rimanere in alto, a maggior ragione dopo aver ottenuto un successo, seppur sofferto, contro la Puteolana, mentre il Sorrento che, all’inizio, si era ben comportato, vive ora un momento complicato e, di conseguenza, dovrà provare a vincere per risolvere la mini crisi”.

Lei è ex di entrambe: un ricordo indelebile, sia positivo che negativo, che la lega alle due piazze.
“A Sorrento ricordo con estremo piacere la salvezza conquistata nel 2019: giunsi in un momento delicato e aver raggiunto l’obiettivo mi regalò tantissima felicità, mentre mi causa ancora profondo rammarico la sospensione decisa un anno fa perché eravamo in lotta per il primo posto malgrado fossimo partiti con ben altri presupposti. La mia esperienza a Taranto, invece, la dividerei in due tronconi: da calciatore ho conquistato due promozioni e, purtroppo, anche una retrocessione che fu figlia, però, di una situazione complicatissima, mentre da allenatore, mi duole dirlo, ho un ricordo poco edificante. Quando fui chiamato avevo tanta voglia di far bene, ma purtroppo non ci riuscì: venni esonerato dopo sette gare e ci rimasi molto male, ma fa parte del lavoro”.

Qual è il suo giudizio in merito alle squadre d’alta classifica? Finora nessuna ha preso il largo.
“Ritengo che per farsi un’idea in merito sia necessario guardare, più che ai punti, alla media-punti: questo è un campionato anomalo che non decolla nelle parti alte, tant’è che ogni domenica vengono fuori tanti pareggi. Lo scorso anno, al giro di boa, Foggia e Bitonto erano a quota 37, il Sorrento a 33: quest’anno la squadra con la media punti più alta, ma bassa rispetto alle precedenti stagioni, è il Taranto. Io ritengo che la spunterà chi sarà in grado di fare sempre la voce grossa con le cosiddette piccole e, talvolta, anche negli scontri diretti. Vi è poi il Nardò, primo della classe che però, fin qui, ha sempre giocato: il loro primato può causare pressioni alle squadre che dovranno recuperare partite”.

A livello personale, invece, cosa si aspetta dal futuro?
“Mi aspetto una situazione che possa consentirmi di costruire qualcosa di importante facendo affidamento soprattutto al tempo: a oggi il problema non è il progetto, ma il mantenimento dello stesso anche nelle prime difficoltà. Mi piacerebbe intraprendere un certo tipo di lavoro: ritengo di poter far bene, anche perché le mie giornate le vivo per la squadra che alleno”.

Sezione: Serie D / Data: Mar 02 marzo 2021 alle 16:00
Autore: Vito Salvatore Di Noi
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