Una vita intera passata in provincia, col brivido finale chiamato Bari. Un canto del cigno dal quale è giunto il momento di congedarsi, perlomeno nel ruolo di calciatore. Luca Cacioli, difensore classe 1982, appende ufficialmente le scarpe al chiodo. Lo ha fatto a modo suo, da vincente. Ancora una volta. Perché il trionfante campionato vinto coi galletti (27 presenze ed 1 gol, contro il Portici fuori casa) è solo l'ennesimo della sua carriera. Conclusasi  indossando la fascia da capitano per ben 14 partite. 

BIANCOROSSO VINCENTE - Vis Pesaro, Rimini, Ancona, Perugia: il biancorosso, da vincente, è nel suo dna. C'è poco da fare. Ed a queste esperienze va aggiunta quella di Parma: altra piazza ricca di storia e blasone. Sarebbe potuto andare oltre la Lega Pro in carriera? Chissà. Ma quando nel calcio lasci un buon ricordo, ovunque tu sia, è gratificante. Chissà se un giorno dalle parti del 'San Nicola', cosi come avvenuto al 'Tardini', si ricorderanno di lui come tra coloro che misero le prime fondamenta verso una lunga ed insperata cavalcata verso l'olimpo del calcio italiano. Altre esperienze significative sono maturate con le maglie di Fano, Bellaria Igea Marina, Montevarchi e Sansepolcro. 

STAFF - In riva all'Adriatico il calciatore nativo di Arezzo potrebbe comunque restarci. Ma come membro dello staff tecnico di Cornacchini: la stima è reciproca, la conoscenza di lunghissima data. Dai felici tempi di Ancona. A breve sapremo...

 

Sezione: Bari / Data: Sab 25 maggio 2019 alle 12:00
Autore: Domenico Brandonisio
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