Se un campionato – parliamo dell’Eccellenza pugliese – ha emesso da tempo le sentenze più importanti, vale a dire chi ha vinto – il Barletta – e chi ha perso – Alberobello, Ginosa e Molfetta – e, nonostante tutto, riesce a mantenere, in un modo o nell’altro, desto l’interesse sui suoi eventi settimanali e infrasettimanali, beh, se tutto ciò avviene, è perché la magia del calcio lo ha contagiato.
Dopo il giovedì più strambo della storia trentennale del più importante torneo calcistico su scala regionale (vi si è giocata la penultima giornata della stagione regolare), numerose formazioni sono in lotta per gli spareggi alti e gli spareggi bassi.
A nord della classifica, Galatina non riesce a scrollarsi di dosso le inseguitrici. Polignano, Bisceglie e Acquaviva, e pure Canosa, restano in corsa per la doppia sfida post-season.
A sud della classifica, dal Corato fino allo Spinazzola, sono ben 9 le formazioni coinvolte, sia pur in alcuni casi solo grazie a teorie matematiche un po’ astruse.
E mancano solo 90’ o pico più al termine di una corsa a tappe estenuante. Anche perché segnata dall’eccesso di velocità, considerando i sei “giovedì del dilettante”.
Andiamo al dettaglio.
Cominciando dalla zona paura. Resta a galla Corato, nonostante i numeri paiono condannare i neroverdi. Infatti, la compagine di Leonino, vincendo domenica con lo Spinazzola, che giocherà nuovamente a Ruvo di Puglia, stavolta in trasferta, dopo la sconfitta interna col Bitonto, salirebbe a quota 44, a pari merito del Campi, che “deve” perdere a Bitonto per consentire l’allineamento dei pianeti. Con il Brilla, negli scontri diretti, il Corato sta messo meglio (doppio successo, 1-0 e 1-2) e dunque si porterebbe a -6 dalla 13esima classificata, la quale tuttavia “deve” restare a 50 punti. E che “devono” essere due fra Manduria (al Di Mitri con il Racale), Unione Bisceglie (ospita il Galatina) e Incédit (non più del pari al Poli di Molfetta). A quel punto, Massafra, Bitonto, Spinazzola e Racale sarebbero fuori dai giochi pericolosi. Il Campi invece scenderebbe in Promozione in quanto relegata al 16° posto, in overdose di distacco dal 12° perché chi lo occupasse avrebbe inevitabilmente 51 punti.
Il coinvolgimento di Spinazzola (52) e Racale (52) è solo teorico, ma il pallone sa essere crudele, quando decide di rotolare al contrario. Perdendo entrambe, potrebbero essere sorpassate da Massafra (51), Bitonto (51), Manduria (50) e Unione Bisceglie (50) e appaiate dall’Incédit, creando un gran mischione che farebbe oltretutto scattare le classifiche avulse.
Insomma, in un modo o nell’altro, ben 6 partite di domenica sono da brividi: Bitonto-Campi, Corato-Spinazzola, Manduria-Racale, Novoli-Massafra e Unione Bisceglie-Galatina.
Saliamo al gruppo delle damigelle d’onore del Barletta, che intanto ha perso la quinta partita, quarta nelle ultime sei giornate. Ricordato che i playoff non si disputano qualora tra la seconda, cioè il Galatina, e la terza si crei un fossato di 7 lunghezze. Evenienza possibile, eccome, qualora i bianconeri vincessero a Bisceglie con l’Unione e Polignano perdesse a Acquaviva. I rossoblù baresi, insieme al Bisceglie, salirebbero a quota 65, troppo pochi per i 72 della squadra della patria del pasticciotto. D’altro canto, nella bagarre dev’essere annoverato anche il Canosa: battendo l’Alberobello al San Sabino, infatti, gli ofantini salirebbero a quota 63, garantendosi la possibilità di sorpassare o appaiare Bisceglie (a Gallipoli) e Acquaviva, che come detto, ospiterà al Giammaria il Polignano. Incredibile l’imbarazzo dell’Atletico di Leonino: se vince o pareggia rischia di provocare il crollo delle speranze di tutti, garantendo gli spareggi nazionali all’ex Pro Italia. Insomma, “deve” perdere affinché la Polimnia resti agganciata al treno del Galatina: il campionato esigerebbe una sorta di suicidio assistito. La sconfitta, d’altro canto, potrebbe consentire al Canosa il sorpasso (quasi certo, con tutto il rispetto per la Arboris Belli) e l’uscita di scena di una delle protagoniste, la matricola terribile, forse la rivelazione della stagione, l’Acquaviva, appunto. Ragionamenti, questi, che partono da un evento affatto probabile: il successo del Galatina in casa dell’Unione Bisceglie, a sua volta alla ricerca di ossigeno per una classifica asfittica.
Per concludere, come dicevamo, l’Eccellenza che rischiava di essere svilita dal trionfo anticipato del Barletta e dalla deposizione delle armi arrivata troppo presto da parte delle ultime tre, conserva anche all’ultimo chilometro, in vista del traguardo sotto cui è passato da tempo il Barletta in fuga solitaria, il fascino dell’emozionante attesa di una domenica speciale.
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