"Onoriamo i diffidati". Un coro che ha creato scompiglio, quello dei calciatori del Foggia. Al termine della partita di Coppa Italia Serie D contro la Turris, i rossoneri avrebbero inneggiato agli ultras diffidati, suscitando l'immediata reazione delle forze dell'ordine: "Stiamo lavorando, eventualmente faremo tutte le valutazioni del caso", ha commentato il questore Paolo Sirna. Una situazione che sicuramente poteva essere evitata e che ha innescato l'indignazione dei media nazionali, a partire da Sky Sport e Corriere della Sera fino al TG1: particolarmente duro il giudizio del telegiornale nazionale più seguito, che ha accennato in chiusura del servizio - senza alcun motivo apparente - addirittura alla quarta mafia

Pronta la replica del Foggia: "Capita spesso che la tifoseria inviti i giocatori a cantare - ha spiegato il club rossonero - e spesso i calciatori non capiscono il senso di quello che cantano. Stavolta si sono fatti prendere dall’entusiasmo senza valutare bene il senso di quelle parole. Adesso della questione si occuperà il presidente e sarà lui a valutare se sia necessario prendere provvedimenti".

Si poteva evitare? Sicuramente. Ma ciò che desta preoccupazioni è la disparità di trattamento mediatico: nemmeno un anno fa i tifosi dell'Hellas Verona intonavano cori vergognosi nei confronti di Foggia e dei foggiani. "Sporchi terroni, per voi acqua e sapone", un'espressione razzista molto grave che è valsa soltanto cinquemila euro di multa e che non è stata menzionata da nessun giornale o televisione.

Sezione: Foggia / Data: Gio 17 ottobre 2019 alle 22:04
Autore: Francesco Ippolito / Twitter: @fraccio
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