Venticinque anni nato a Rovigo, di professione calciatore, nello specifico il tuttofare. Sì, perché assegnare un solo ruolo per Alessandro Albertini sarebbe riduttivo. Tra le fila biancazzurre si è consacrato esterno di centrocampo, ma all’occorrenza può ricoprire più ruoli in mezzo al campo e non solo. Lui, unico ed instancabile nel suo genere, tanta corsa e sacrificio a disposizione della squadra. Lui, che non si risparmia mai, dando sempre il massimo dall’inizio alla fine, al di là del risultato. È probabilmente il calciatore che tutti gli allenatori vorrebbero con sé in squadra: abile e importante in campo, ma soprattutto silenzioso leader e capitano, con quella fascia che porta con onore, facendosi rispettare in giro per lo stivale.

IN GOL A LENTINI. Lui, l’uomo che ha salvato la faccia alla Virtus Francavilla nella trasferta di Lentini, nascondendo in parte un periodo negativo della formazione biancazzurra, attanagliata delle tante assenze e dalla mala-sorte che si affligge sulla compagine biancazzurra. A Lentini gli imperiali portano a casa un punto importante nonostante la scialba prestazione, grazie al proprio capitano, che si è fatto trovare al posto giusto nel momento giusto; dov’è stato molto bravo a realizzare un gol sicuramente non banale: anzi da bomber vero. Stop e tiro ad incrociare, per un gol che regala una boccata di aria fresca agli imperiali.

LA STAGIONE DEI RECORD. Imperiali con il quale ha collezionato oltre cento presenze in Serie C, siglando anche undici assist e cinque gol (due quest’anno), eguagliando il record della stagione 2016/17, con l’obiettivo importante adesso di sorpassarlo. Mai aveva fatto meglio come quest’anno Albertini in Serie C, neanche con le maglie di Rimini e Grosseto, dove però aveva giocato rispettivamente per appena 23 e 16 partite. Insomma la strada sembra quella giusta, per un calciatore tutto gambe, ma anche tanto cuore.

Sezione: Francavilla / Data: Mar 19 novembre 2019 alle 12:00
Autore: Stefano Di Bella / Twitter: @Dibella97
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