Quattro allenatori in una stagione e mezza di Serie C cominciano ad essere un po' troppi. Lo sarebbero stati per qualunque club, figuriamoci per uno che conta di tornare quanto prima in B. L'emergenza Covid, i tanti infortuni, l'assenza di pubblico sugli spalti del San Nicola (e no, non è la stessa cosa se paragonato a un club che di tifosi ne porta allo stadio qualche centinaio) e qualche acquisto completamente toppato nelle ultime quattro finestre di mercato hanno affossato Auteri. E in un certo senso dispiace perché ero uno dei molti certi che la filosofia e il coraggio dell'allenatore di Floridia potesse fare al caso di un ambiente depresso e scarico dopo la finale play-off persa. Di comunicazioni, per ora, nemmeno l'ombra. Ma è un silenzio che parla, che fa capire come De Laurentiis si stia guardando attorno per portare sulla panchina biancorossa un volto nuovo. La tentazione Ventura c'è stata, ma dopo i primi sondaggi la situazione si è raffreddata. Verranno bollate come fake-news, pazienza. Ma, a questo punto, è normale che a pagare sia soltanto l'allenatore? 

Sposterei l'attenzione sulla Serie D, il girone H è uno dei più belli degli ultimi anni. Avvincente, tosto, con squadre forti e progetti saldi. I complimenti non possono che andare in primis a Fidelis Andria e Team Altamura: quando in panchina punti su due profili di spessore, grinta e idee chiare, spesso raccogli i frutti. Panarelli e Monticciolo, in tal senso, faranno strada e lo auguriamo a loro. Enormi elogi anche alle società per il mercato fatto, per le squadre allestite. Il vero rimpianto è non vedere il pubblico sugli spalti: chissà quanti catini ribollenti avremmo visto. Ma i complimenti vanno allargati anche al Taranto, finalmente davvero competitivo dopo anni di proclami disattesi (anche qui un tecnico straordinario, Laterza) e al Nardò, che sta facendo qualcosa di pazzesco se confrontiamo i numeri attuali con quelli dello scorso campionato. Il Casarano resta la squadra da battere e con Santoro ha fatto quel salto di qualità che ora rende il gruppo di Feola davvero, sulla carta, uno schiacciasassi. Ma l'ultima parola, come sempre, spetta al campo. E chissà se prima o poi (provocazione) rivedremo su di esso anche i calciatori dall'Eccellenza in giù.

Sezione: L'editoriale / Data: Lun 08 febbraio 2021 alle 13:36
Autore: Dennis Magrì / Twitter: @magriden
vedi letture
Print