Nell’ultimo editoriale si era parlato del doppio impegno contro Avellino in trasferta e Casertana in casa come di un primo snodo cruciale della stagione del Bisceglie, reduce dal doppio 0-3 contro Reggina e Potenza, intervallato dal pareggio con il Picerno nel ritorno di Coppa Italia. Una mancata reazione contro le due compagini campane avrebbe probabilmente fatto addensare delle preoccupanti nubi sulla formazione nerazzurra e sul suo tecnico, Vanoli. E invece tra domenica e mercoledì i nerazzurri hanno conquistato quattro punti su sei, mantenendo inviolata la porta di Casadei tanto al “Partenio” quanto al “Ventura” dopo le sette (!) reti incassate nelle precedenti tre uscite. E se i risultati e i numeri sono il primo dato da cui partire, le due sfide hanno dato al tecnico e ai tifosi nerazzurri due risposte molto importanti.

La prima riguarda l’assetto tattico. Nonostante Vanoli abbia dichiarato in conferenza stampa di guidare un gruppo capace di poter cambiare spartito tattico e di sapersi adattare alle caratteristiche degli avversari, l’impressione è che il 3-5-2 sia un abito che si addice a Gatto e compagni. Zigrossi, Hristov e Piccinni si sono rivelati un terzetto di difesa ben assortito e supportato da un centrocampo che, al netto di qualche sbavatura in fase di costruzione (in alcuni frangenti della partita contro la Casertana, ad esempio, non sempre Abonckelet e Rafetraniaina hanno brillato), ha retto bene. In avanti l’impressione è che in questo momento convinca più Manicone rispetto a Montero e Longo come partner di Gatto. E se è vero che forse si segna poco e che un paio di occasioni sprecate contro la Casertana fanno aumentare non di poco i rimpianti, allo stesso tempo i minori rischi corsi in difesa rappresentano qualcosa di più di una semplice sensazione.

La seconda riguarda proprio le voci sul futuro di Vanoli nel caso di risultati e prestazioni negative tra domenica e mercoledì. Prescindendo dalla stima nei confronti di un allenatore che in questi otto mesi è stato più volte elogiato in questa sede per pragmatismo e capacità di analisi, il possibile esonero sarebbe stato un errore da matita blu se si fosse concretizzato. È vero che l’atteggiamento mostrato dal Bisceglie contro Reggina e Potenza, fermi restando i valori tecnici delle due compagini, ha suscitato più di un dubbio, ma non si possono dimenticare le condizioni nelle quali la squadra ha preparato la stagione, con una preparazione estiva più affrettata rispetto alle altre formazioni. E le ultime due prestazioni fornite dalla squadra hanno dimostrato che esonerare Vanoli dopo i due rovesci precedentemente citati sarebbe stato come radere al suolo una casa in seguito alla rottura della caldaia. Non esattamente un’idea brillante, diciamoci la verità.

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Sezione: L'editoriale / Data: Ven 27 settembre 2019 alle 00:00
Autore: Vincenzo Murgolo / Twitter: @@VincenzoMurgolo
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