Vietato abbattersi. La Virtus Francavilla c'è, è viva. Diversamente non avrebbe fatto quanto fatto a Terni. Un gruppo coriaceo, tutt'altro che crollato psicologicamente dopo il ko interno contro la Casertana. Una compattezza che rientra per forza di cose tra gli aspetti positivi della sconfitta contro la Ternana. Vietato abbattersi, dicevamo. Anche perché ci sono almeno cinque buoni motivi per "giustificare", termine non adatto al mondo del calcio e che non piace agli addetti ai lavori, la falsa partenza e per ben sperare in chiave futura. Alt, nessun alibi.
Squadra che ha cambiato meno. La scorsa estate sono arrivati quattro volti nuovi ed è tornato Di Cosmo. Cinque operazioni in entrata, altrettante in uscita al netto dei prestiti. Il presidente Magrì ha blindato su tutti i vari Delvino, Caporale, Mastropietro, Vazquez e Perez, rispedendo al mittente le offerte arrivate. Uno sforzo importante, quando - come molti altri club - avrebbe potuto cedere, incassare e magari prendere qualcuno in prestito da club di categoria superiore. Nessuna plusvalenza ma continuità di progetto, che alla lunga dovrebbe premiare.
Tecnico che ha dato un gioco. Confermato, ovviamente, anche Trocini. L'allenatore che ha puntato forte su Marino, che ha cambiato posizione a Caporale e Zenuni, che ha fatto "esplodere" talenti come Mastropietro e Delvino, e che ora sta ripetendo tutto ciò con Giannotti e Castorani. Un tecnico che ha dato alla sua squadra una fisionomia ben precisa, un modo di giocare costante contro qualunque avversario e che spesso è stato il segreto delle imprese passate.
Due infortuni pesanti. E che fin qui ha dovuto rinunciare a Marino e Vazquez, due calciatori fondamentali per la sua idea di calcio e per la squadra. Il primo regista basso, primo play della squadra: fin qui ha saltato tutte le gare, la speranza è che possa tornare quanto prima. Vazquez ha giocato 45' e segnato un gol, dando la scossa contro la Vibonese. Con lui in avanti cambia tutto: l'intesa con Perez, i lampi di genio, le conclusioni da fuori, la forza fisica sono tutte caratteristiche che fanno dell'argentino un attaccante top. Inutile girarci attorno: con il tandem delle meraviglie lì in avanti, sarebbe stata tutta un'altra cosa.
Un avvio di stagione in salita. La Ternana capolista, il Bari con una squadra da B, il Catania, la Juve Stabia retrocessa solo qualche mese fa dai cadetti: quattro partite di ferro già affrontate, in un avvio di stagione decisamente in salita. E se un ko a Terni ci può stare, forse il rimpianto primario è aver perso punti in casa contro una Casertana probabilmente nel suo punto più basso degli ultimi anni. Con tre punti in più sarebbe stata un'altra classifica, ma tant'è. E poi mettiamoci qualche episodio arbitrale a sfavore e le tante occasioni create e non capitalizzate...
La squadra ha carattere. Però a Terni si è vista una squadra coraggiosa, di calciatori che hanno remato tutti dalla stessa parte. Zero gol fatti, ma un paio di ghiotte occasioni le ha avute. Distanza sottilissima tra imprecisioni e sfortuna: dal tacco di Ekuban contro il Bari, all'occasione di Carella a Torre del Greco; dal pallonetto di Mastropietro a Castellammare al colpo di testa ancora di Ekuban contro la Vibonese. E il finale di Pagani, il rigore fallito domenica scorsa da Perez che avrebbe potuto cambiare storia alla gara...
Da migliorare c'è sicuramente, lo sa l'allenatore e lo sa la squadra, la fortuna va dalla parte di chi sa cercarla. Ma se c'è una cosa che la Virtus deve evitare è di abbattersi. Già da domenica però serve la sterzata decisiva e portare a casa un filotto importante che possa dare una svolta alla classifica.
Autore: Dennis Magrì / Twitter: @magriden
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