No, non è una Serie D per grandi. Non lo è ancora, magari lo diventerà strada facendo, come capita abbastanza spesso. Non è una Serie D per Taranto e Foggia, non per il momento. I rossoblù perdono in casa contro il Brindisi e lasciano il campo tra i fischi: Ragno fa da pompiere, ma lui - uno abituato a vincere e a fare bene ovunque, da Nardò a Potenza - chissà cosa avrà pensato uscendo dal rettangolo verde. Un anno fa si impose il Bitonto, un'altra neo promossa in un derby, alla prima, questa volta tocca al Brindisi di Olivieri, con buona pace di chi parlava di corazzate e differenze importanti tra le due squadre (una differenza che esiste, e la classifica finale lo dirà, ma che non è forse così accentuata come sottolineato più volte nella scorsa settimana). Il Taranto perde anche fuori dal campo, ma questa è storia tristemente nota, che spero di dimenticare quanto più in fretta possibile. Anche nel rispetto della dignità professionale di ognuno di noi, profondamente calpestata in una domenica di follia. A Ragno avrei voluto chiedere quanto, secondo la sua esperienza, avrebbe potuto incidere questo kappao sulla testa dei calciatori. Aveva già risposto a un collega, per carità, ma senza fare riferimento a un avvio di campionato che - se dovesse essere a rilento come nelle ultime stagioni - rischia di diventare un handicap mica da poco. Pazienza.

Non è nemmeno la D del Foggia, per ora. Una squadra con qualche problema in fase di realizzazione. Considerando Iadaresta è difficile pensare che il problema possa essere realmente il centravanti. Forse c'è da lavorare ancora su qualche concetto, forse serve un rifinitore (ma Salatino verrà fuori, perché ha tutte le carte in regola per fare la differenza in Serie D). Il problema del Foggia è diverso: in D non hai tempo di adattarti, e Fasano lo ha dimostrato. Eppure questa squadra è partita in ritardo, non per colpe proprie. Ci sarà tempo per venire fuori, per far emergere i valori. 

Un po' come il Taranto, che a Casarano non potrà fare scherzi. Già, Casarano e Cerignola, le altre due corazzate di D che non hanno giocato ieri. Non c'è poi tanto tempo: il Foggia ha qualche scusante, oggettiva, da prendere in considerazione inevitabilmente, il Taranto no. Sarà mai una D per corazzate? E soprattutto: le corazzate esistono davvero? Ragno sostiene di no, ma adesso è costretto a vincere a Casarano.

Sezione: L'editoriale / Data: Lun 02 settembre 2019 alle 12:08
Autore: Giuseppe Andriani / Twitter: @peppeandriani
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