Ultima tappa del campionato. Per il Lecce sarà una finale. Dentro o fuori, non ci sono altre possibilità. I tre punti permetterebbero ai giallorossi di disputare il quarto anno consecutivo in Serie A. Un altro risultato aprirebbe scenari e incroci da cardiopalma. Mister Giampaolo sceglie Berisha per chiudere il trio dei centrocampisti. Il gol spettacolare e la prestazione magistrale contro il Torino permettono a Ramadani di conquistare la maglia da titolare. Non ci sarà Morente squalificato, dall’inizio partirà Karlsson.
I salentini partono forte. Due azioni da palla da fermo e due colpi di testa di Gaspar usciti a lato ma il Lecce c’è. Al 12’, brivido per il Lecce, la palla arriva in area, la tocca Castellanos, deviazione di Gaspar e Falcone usa i riflessi per fare suo il pallone. Le squadre controllano e gestiscono il possesso palla un po’ per parte. Al 31’, su calcio d’angolo, un colpo di testa di Romagnoli che va verso l’esterno nell’immobilizzazione generale. Al 36’, ancora azione dei biancocelesti. Palla che viene da destra, cross al centro e Castellanos colpisce di testa e con una palombella mette sopra la rete della traversa. Al 44’, arriva il vantaggio del Lecce. Krstovic riceve dopo una incomprensione della retroguardia laziale, serve per Coulibaly che ci crede fino in fondo e in scivolata trafigge Mandas. Il Lecce è avanti. Nel primo minuto di recupero, Rovella inventa, serve dentro per Castellanos che incorna e costringe Falcone a respinge. Qualche secondo più tardi e arriva una decisione scellerata dell’arbitro Fabbri. Pierotti, già ammonito, rincorre Taveres che si fa cadere per terra. L’arbitro esibisce un generoso secondo giallo e lascia il Lecce in 10. Finisce qui il primo tempo con i giallorossi in vantaggio ma con un uomo in meno.
La Lazio cambia. Dentro Hysaj e Pedro, fuori Marusic e Isaksen. I biancocelesti, ovviamente, rinchiudono il Lecce nella propria metà campo. Tanti cross e spizzate di testa degli attaccanti allenati da mister Barone. I salentini devono stringere i denti. In tutto questo, i ragazzi di mister Giampaolo si fanno vedere in avanti con la caparbietà di Coulibaly, chiude l’azione il tiro masticato di Berisha che termina fuori. Al 55’, arriva il tiro di prima intenzione di Pedro, la palla viene trattenuta da Falcone. Al 56’, ancora Falcone con la mano aperta sul tiro rasoterra di Guendouzi. Al 63’, Tavares anziché crossare tenta il tiro diretto in porta, la palla esce fuori di poco. Al 65’, Falcone compie un miracolo. Tavares d’esterno serve per Castellanos che, di testa, a colpo sicuro, incontra le manone del portiere romano. Al 72’, Pedro ha aperto il compasso e ha fatto la barba al palo. Al 76’, ci prova anche Gila, tiro da lontanissimo, deviato da Krstovic, e per poco non sorprende Falcone. Al 78’, si fa vedere anche il Lecce con un colpo di testa fiacco di Krstovic. Ogni secondo è un rischio. Ancora esterno, questa volta di Pellegrini, Baschirotto la prende di testa e la palla, dopo la traversa, esce fuori. Ancora Pedro da fuori area, Falcone si deve distendere per parare fuori. Minuto 86, Castellanos riceve dal limite e tira di controbalzo, la palla esce fuori. 
L’arbitro assegna 5 minuti di recupero. Un Lecce stremato, distrutto, ridotto al lumicino è lì. Tiene tutto, nervi saldi, elmetto in testa e si va. Si vince. I giallorossi vincono all’Olimpico e costruiscono la permanenza in Serie A per la quarta volta consecutiva.

Sezione: Primo piano / Data: Dom 25 maggio 2025 alle 22:48
Autore: Stefano Sozzo / Twitter: @stesozzo
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