Un inizio nel segno della continuità. Tanto dal punto di vista tattico, quanto da quello dei risultati: dal 3-5-2 al 3-5-2, dal 2-2 interno contro la Paganese al 2-2 esterno sul campo della Cavese. Parte con premesse piuttosto incoraggianti l'avventura di Gianfranco Mancini sulla panchina del Bisceglie. Il tecnico di Polignano a Mare, alla seconda esperienza alla guida della prima squadra nerazzurra, ha racimolato domenica un punticino prezioso ai fini della classifica. Un pareggio meritato, quello conquistato da Zibert e compagni al "Menti" di Castellammare di Stabia, figlio di una prestazione all'altezza che non può che far ben sperare in vista dell'immediato futuro. 

Ha scelto la strada della non rivoluzione il 49enne allenatore che aveva iniziato la stagione a capo della Berretti stellata. Compreso lo stato di disorientamento in cui versavano i suoi ragazzi, reduci dal secondo cambio di guida tecnica nel giro di poco meno di due mesi (per di più all'interno di un'intricata situazione societaria), l'ex coordinatore del settore giovanile del Rieti si è presentato al suo pubblico con una squadra piuttosto simile a quella vista nell'uscita precedente (l'ultima della gestione Pochesci): otto undicesimi di formazione confermati con l'ultimo arrivato Letizia subito dentro in attacco al fianco di Montero e con Piccinni e Mastrippolito preferiti dal primo minuto a Hristov e Abonckelet.  L'appuntamento con la vittoria è stato ancora una volta rimandato, ma le indicazioni emerse si sono rivelate positive. Merito dell'atteggiamento di un gruppo parso più spensierato, merito di una tradizione -quella relativa al rapporto tra Mancini e il "Menti"- che si è confermata favorevole: un successo aveva caratterizzato la sua prima trasferta alla guida del Bisceglie in coadiuvazione con Alberga nella fase finale della stagione 2017-2018 (0-2 alla Juve Stabia in quel caso), un segno X ha contraddistinto la sua seconda 'prima volta esterna' nello stesso impianto nella ben più buia attualità. 

L'imperativo adesso, però, è quello di non fermarsi qui. A diversi allenatori transitati di recente dalla città dei Dolmen era infatti capitato di partire in campionato con un risultato utile. Da Zavettieri (0-2 alla Paganese) a Ginestra (1-1 con la Vibonese), passando per lo stesso Pochesci (2-2 con il Picerno): iniziare con il piede giusto è importante, confermarsi e migliorarsi ben più difficoltoso. Proprio a causa di ciò, la trasferta di Rieti assume la funzione di autentico crocevia. Per invertire la tendenza in maniera definitiva, bisognerà ritrovare al più presto quel bottino pieno ormai assente da quasi due mesi e mezzo. 

Sezione: BISCEGLIE / Data: Gio 05 dicembre 2019 alle 10:30
Autore: Antonio Bellacicco
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